
Gli economisti della BCE stimano che l’inasprimento della politica monetaria abbia ridotto l’inflazione di circa 50 punti base nel 2022, mentre prevedono che l’impatto al ribasso sull’inflazione sarà in media di circa 2 punti percentuali nel periodo 2023-25
L’impatto maggiore degli aumenti dei tassi di interesse della Bce sull’inflazione deve ancora avere effetto. Si vedrà da quest’anno in poi con un picco nel 2024. Lo si legge in un report della stessa istituzione di Francoforte, che anticipa la diffusione del Bollettino Economico e conferma un’opinione di lunga data secondo cui la politica monetaria produce i suoi effetti in forte ritardo.
Gli economisti della BCE stimano che l’inasprimento della politica monetaria abbia ridotto l’inflazione di circa 50 punti base nel 2022, mentre prevedono che l’impatto al ribasso sull’inflazione sarà in media di circa due punti percentuali nel periodo 2023-25.
La guidance sui tassi di interesse della BCE è stata rivista nel giugno 2022 e i suoi tassi ufficiali sono stati aumentati di un totale di 375 punti base tra luglio 2022 e maggio 2023, inasprendo rapidamente la politica e portando infine i tassi in territorio restrittivo.
FOTO: SHUTTERSTOCK
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