
Il testo, all’articolo 1, interviene sull’assetto societario della Stretto di Messina Spa: la quota di maggioranza (51%) spetterà al Mef mentre la quota restante a Rfi, Anas e alle Regioni Sicilia e Calabria
Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge che prevede il riavvio della procedura per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, dopo l’approvazione questa mattina della fiducia chiesta dal Governo sul testo come approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti. I voti a favore sono stati 182, i contrari 93, un astenuto. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
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Il testo, all’articolo 1, interviene sull’assetto societario della Stretto di Messina Spa: la quota di maggioranza (51%) spetterà al Mef mentre la quota restante a Rfi, Anas e alle Regioni Sicilia e Calabria.
Al Mit viene attribuita l’attività di indirizzo e vigilanza, con la possibilità di nomina di un commissario. Il Consiglio di amministrazione sarà composto da cinque membri: due designati dal Mef d’intesa con il Mit (che ricopriranno l’incarico di presidente e di amministratore delegato); uno rispettivamente dalle Regioni Calabria e Sicilia e uno congiuntamente da Rfi e Anas. L’articolo 2 ridefinisce il rapporto di concessione fra il Mit e la Stretto di Messina.
Sempre all’articolo 2, è stato affrontato il nodo dei costi: la soluzione è stata individuata con un emendamento della maggioranza riformulato con il supporto di Governo e Rgs che prevede un processo di aggiornamento del costo complessivo dell’opera coerente con l’indicazione di 13,5 miliardi indicato dal Def.
L’articolo 3, anch’esso modificato durante l’esame parlamentare, dispone tra l’altro la presentazione di una relazione sul progetto definitivo dell’opera su cui è chiamato ad esprimersi il Consiglio di amministrazione della concessionaria e disciplina i passaggi successivi tra cui quelli relativi alla Via.
Durante l’esame in Commissione, è stato inserito un ulteriore articolo che disciplina le procedure espropriative relative alle opere di realizzazione del Ponte: viene previsto un ‘cassetto virtuale’ (uno spazio internet ad accesso riservato) per dematerializzare lo scambio diretto di comunicazioni e documenti con i destinatari delle procedure e un ‘fascicolo virtuale’ (cioè uno spazio internet ad accesso libero) per aumentare la pubblicità e la trasparenza delle procedure e contenere le comunicazioni indirette. Stanziati 150mila euro per il 2024 per implementare i sistemi informatici di gestione degli espropri.
Il provvedimento prevede poi misure per consentire una rapida riattivazione della società e la ridefinizione dei rapporti contrattuali stipulati. Tra l’altro, su input delle commissioni Ambiente e Trasporti sono state introdotte disposizioni in merito ai progetti prioritari per l’adeguamento delle infrastrutture, al completamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania, ad un piano integrato finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina, al monitoraggio antimafia della realizzazione dell’opera e ad un piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto per il quale sono stati stanziati complessivamente 7 milioni (un milione l’anno) per il periodo dal 2024 al 2030.
(foto ANSA)