
L’aumento riguarderà principalmente l’unità di trading locale, che conta attualmente circa 50 trader e 70 specialisti
Non solo licenziamenti, c’è anche chi assume nonostante il contesto macro-economico piuttosto precario. E’ il caso di Barclays che prevede di incrementare il suo organico a Parigi di circa due terzi nei prossimi due-tre anni, in seguito alla crescente importanza della capitale francese come principale centro di trading in Europa dopo la Brexit.
Attualmente Barclays impiega circa 300 persone a Parigi e, secondo Francesco Ceccato, CEO di Barclays Europe, si prevede che il numero di dipendenti possa aumentare di circa 200 unità entro il 2025-2026. L’aumento riguarderà principalmente l’unità di trading locale, che conta attualmente circa 50 trader e 70 specialisti.
Dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea oltre due anni fa, molte grandi istituzioni finanziarie globali hanno incrementato la loro presenza nel continente europeo, spostandosi gradualmente da Londra. Pur rimanendo la City il principale centro finanziario, Parigi sta guadagnando terreno. «L’esigenza di assumere trader sul continente è evidente. L’Europa ha bisogno di sviluppare i suoi mercati finanziari per ridurre la dipendenza dalle banche, quindi abbiamo l’opportunità di crescere. Nei prossimi anni, non ci sorprenderebbe se ci fossero circa 500 persone che lavorano per Barclays a Parigi», ha detto Ceccato.
Alla fine del 2022, secondo il rapporto annuale, l’intera banca aveva quasi 90.000 dipendenti.
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