Tridico fa anche il punto sul Reddito di Cittadinanza. Inps: in due mesi +172 mila contratti a tempo indeterminato
«La misura costruita con le due gambe di Adi (Assegno di inclusione) e Sfl (Supporto per la formazione e il lavoro) è rigida. Se arrivasse una crisi, una pandemia, il numero di beneficiari sarebbe sempre uguale perché è legato all’età sostanzialmente e alla disabilità». Parlando in audizione al Senato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha criticato la nuova struttura previdenziale costruita dal governo con il nuovo Decreto Lavoro varato lo scorso primo maggio.
Tridico si è poi soffermato sul Reddito di Cittadinanza e sull’azione intrapresa dall’Inps per vigilare. «Il 50% delle persone – ha proseguito – sono state bloccate ex ante. Ex post, invece, abbiamo revocato in quattro anni 300 mila domande e abbiamo posto in decadenza un milione di domande. In totale 3,2 milioni di domande non pagate che hanno comportato un esborso non pagato pari a 11 miliardi di euro».
Il presidente ha poi dichiarato che il Reddito di Cittadinanza ha avuto una spesa media nel quadriennio di 8 miliardi, 565 euro la media degli assegni mensili. Quanto alla platea il numero dei beneficiari è diverso anno per anno: nel 2019 circa 1,2 milioni di famiglie, nel 2020 1,6 milioni di famiglie, nel 2021, anno del picco, e nel 2022 1,7 milioni di famiglie.
Intanto l’Osservatorio Inps sul precariato ha comunicato che complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi due mesi del 2023 sono state 1.232.043, ovvero -1% su base annua, mentre le cessazioni sono state 936.426 (-4% annuo), con una variazione netta positiva pari a 295.617 rapporti di lavoro: di questi +172.652 sono contratti a tempo indeterminato e +62.939 a termine.
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI