
Il settore più colpito è quello dell’ortofrutta
Sono oltre cinque mila le aziende agricole colpite dal maltempo per frane o allagamenti che mettono a rischio nell’intera filiera almeno 50 mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione, con danni al momento incalcolabili in attesa del deflusso delle acque e del fango. Lo dice la Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database e di Isac Cnr in riferimento all’alluvione che ha colpito la Romagna.
Il settore più colpito è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire. Secondo la Coldiretti c’è il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno quattro o cinque anni prima di tornare produttive.
Nell’arco di soli due giorni si sono abbattute ben 30 bombe d’acqua su un territorio reso fragile dalla prolungata siccità a causa della caduta al nord del 40% di precipitazioni in meno nel primo quadrimestre dell’anno. «La furia del maltempo – sottolinea la Coldiretti – si è scatenata su terreni secchi che non sono riusciti ad assorbire l’acqua che è caduta violentemente provocando allagamenti, frane e smottamenti nelle aree rurali dove molte aziende agricole risultano irraggiungibili con problemi per la consegna del latte munto ma anche per garantire acqua e alimentazione agli animali allevati».
Secondo il presidente Prandini serve garantire l’arrivo degli aiuti nel minor tempo possibile e dare a queste zone martoriate la possibilità di riparare i danni e ripartire con la nomina di un Commissario alla ricostruzione come fatto ai tempi del terremoto, utilizzando al meglio anche le risorse del Pnrr, dei fondi di coesione e del REpowerEU per costruire progetti ad ampio respiro.
FOTO: SHUTTERSTOCK
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