
Scomparsi gli austriaci. Insoddisfatti i sindacati
Possibile partita a due per rilevare e reindustrializzare il sito triestino di Bagnoli di Rosandra che il Gruppo Wartsila ha annunciato di voler chiudere nel luglio dello scorso anno: in campo infatti, su 25 società che hanno manifestato un interesse per il centro motori del gruppo finlandese, ne sono rimaste, a quanto si apprende, solo due. Si tratta della IMR, industria italiana dell’automotive che sembrava inizialmente scomparsa, e la H2Energy, una startup che si occupa di elettrolizzatori per idrogeno. E’ invece sparita la proposta degli austriaci della Christoff, che sembrava inizialmente il soggetto più interessato e accreditato.
A fare il punto è stata la stessa Wartsila in relazione al tavolo convocato al Mimit dopo l’ulteriore mese di tempo ottenuto per valutare le propose in campo. Per contenuti industriali e per numeri, le due proposte non avrebbero incontrato il favore delle altre parti: sindacati, Regione Fvg, governo. Nessuna scelta è stata ancora formalizzata né è stato presentata ufficialmente una proposta di reindustrializzazione. L’esito dell’incontro è stato giudicato “insufficiente” dal sindacato.
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