
Il ministro delle Infrastutture ha incontrato i vertici sulla catastrofe ambientale in corso
In corso in Prefettura a Bologna una riunione operativa, alla presenza del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per fare il punto della situazione. Presente anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oltre al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e al viceministro Galeazzo Bignami.
“La mia intenzione era, in questo sabato, di dare alla comunità l’idea che il ritorno alla normalità, a Dio piacendo, dai primi giorni della settimana prossima il nostro obiettivo è di tornare alla normalità, per poi occuparci dei danni e della rimessa in sicurezza” ha detto il ministro.
“Accolgo lo spirito della proposta di Schlein ma distrarre dei fondi concordati con l’Europa dalla voce a alla voce b, rischia di farci perdere dei mesi e non possiamo permetterci di perdere dei mesi – ha aggiunto – Se apriamo un altro dossier con l’Europa non andiamo da nessuna parte. Un paese serio i soldi li trova senza riaprire un dossier”.
“Come ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, al di là di quello che verrà deciso in Cdm martedì, noi potremo intervenire direttamente di nostro, su alcuni comuni particolarmente in difficoltà e particolarmente isolati, che potremmo ‘adottare’ come Mit per la rimessa subito in sicurezza, in attesa di quello che accadrà nell’immediato” ha spiegato Salvini.
“Spero che gli italiani possano dare un segno di solidarietà venendo in vacanza quest’estate sulla Riviera Romagnola”. è l’auspicio espresso dal ministro.
”Le dighe fermate, bloccate da troppi anni, in alcuni casi da decenni, che trattengono l’acqua quando è troppa e la lascino uscire quando manca, servono al territorio. Non ci sono dighe di destra e dighe di sinistra – dice – Il territorio va infrastrutturato e messo in sicurezza perché io adoro ogni essere vivente, ma in particolare adoro donne e uomini e la sicurezza di donne e uomini viene prima di tanti altri ragionamenti”, aggiunge.
Più in generale il ministro osserva che ”’c’è un problema di infrastrutture, di cure da manutenzione del territorio”. ”Non è una questione ideologica, non c’è la battaglia ambientalisti contro anti ambientalisti. I fiumi, i torrenti, i monti e i boschi vanno curati, vanno manutenuti, vanno dragati”.
Infine, ”Faremo il possibile, ho già sentito Aci e i responsabili della Formula 1, per recuperare. La data ipotetica è il 2026 il gran premio, per riportare la passione i motori i rombi e la gioia che però avrebbe stonato in contesto come questo”. ”Ringrazio gli appassionati dello sport che ovviamente hanno di buon grado ritenuto opportuno rinviare il gran permio dell’Emilia Romagna, che in queste ore avrebbe avuto e in domani l’apice”, aggiunge
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(foto ANSA)