
Tetto del debito USA ancora tra le cause di timore anche per le borse europee e per Piazza Affari si aggiunge la zavorra dei dividendi
Continua la debolezza sui listini europei, debolezza che si è conclusa con un generale passivo sui mercati del Vecchio Continente. Unica eccezione, tra gli indici di una certa importanza, l’Ibex, aiutato dal recupero dei bancari iberici.
A questo, poi, si aggiunga anche il Ftse 100 inglese di poco sopra la parità. Diverso, invece, il caso del Ftse Mib che ha dovuto gestire l’impatto dei dividendi. Alla fine dei conti, dunque, l’Europa come detto chiude in rosso nella maggior parte dei casi. Il Ftse Mib registra un -0,76%, il Cac 40 a -0,18%, il Dax perde lo 0,32% mentre a guadagnare è il Ftse 100 a +018%.
Tetto del debito USA ancora tra le cause di timore per le borse europee ed è proprio per questo che Wall Street, partita positiva, adesso tentenna. Il Dow, infatti, perde lo 0,2% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq guadagnano, rispettivamente, lo 0,2% e lo 0,4%.
Guardando il mercato italiano, tra le migliori Blue Chip si mettono in evidenza nomi come Banca MPS che supera il +3,9%, Moncler, oltre il +2,3% e Banco BPM a +1,87%. Sotto stress, invece, CNH Industrial, che termina le contrattazioni a -1,39% e Iveco a -1,07%.
Tra i dati macro la produzione nelle costruzioni è in calo a marzo mentre nessun entusiasmo dalla fiducia dei consumatori europei, in ripresa ma di poco.
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