
Stop ai termini per versamenti contributivi. Aiuti una tantum da tre mila euro per lavoratori autonomi. Previsto fondo da 20 milioni per la scuola. Nel corso del CdM nominato Andrea De Gennaro nuovo comandanete GDF
Si è concluso il Consiglio dei ministri chiamato a varare il decreto legge sull’emergenza maltempo che sta affligendo da giorni l’Emilia Romagna. Un decreto “molto corposo“, l’ha definito la premier Meloni che parla di un pacchetto da due miliardi che il Governo ha varato ad hoc per aiutare i territori colpiti dalle terribili alluvioni che hanno distrutto case, infrastrutture e provocato diversi morti.
Dentro il decreto legge c’è anche la sospensione dei termini relativi ai versamenti tributari e contributivi, fino 31 agosto. Sul tema delle utenze è stata invece deliberata la sospensione da parte di Arera. «Per quanto riguarda i mutui – ha detto Meloni – non c’è bisogno di una norma: su questo fa fede il protocollo d’intesa con Abi sulla sospensione dei mutui in caso di eventi calamitosi».
Per la scuola c’è un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica e la facoltà al ministro dell’Istruzione, con ordinanza, a lavorare con una certa flessibilità all’adempimento degli esami di maturità con gli istituti coinvolti, come ha spiegato la Meloni.
Nel decreto è prevista anche “la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, una misura coperta fino a 580 milioni di euro“. A questo si aggiunge anche una una tantum fino a tre mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività, con copertura fino a 300 milioni di euro.
100 milioni di euro sono stati stanziati dal Ministero dell’Agricoltura per gli indennizzi a favore delle imprese agricole. Ulteriori 75 milioni sono stanziati invece a valere sul fondo innovazione per l’acquisto dei macchinari per le aziende danneggiate. Il Ministero degli Affari Esteri ha previsto un contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall’alluvione a valere sul fondo Simest, con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro. A questo si aggiunge “la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro” che riguarda tassi agevolati a fondo perduto“, ha spiegato Meloni.
Gli abitanti delle aree colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna potranno beneficiare di nuovi incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti. La misura fa parte del pacchetto di interventi di sostegno messi a punto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, incluso nel decreto da oltre 100 milioni per dare un primo aiuto alle popolazioni alluvionate, approdato sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il contributo, valido fino al 31 dicembre 2024, potrà arrivare fino a 5.000 euro per l’acquisto di auto Euro 6, con la contestuale rottamazione del veicolo distrutto dal maltempo. Il contributo potrà anche essere cumulato con altri incentivi, purché non si superi il costo sostenuto per l’acquisto dell’auto.
Oltre al decreto legge, ha spiegato la premier Meloni, il Consiglio dei ministri ha lavorato a “un’ordinanza della Protezione civile che estende lo stato d’emergenza a tutti i Comuni colpiti dalla seconda ondata dell’alluvione e che non erano previsti nella prima, con riserva di estendere lo stato di emergenza, una volta completata l’istruttoria, anche ai comuni che sono stati colpiti nelle Marche e in Toscana che però necessitano di un altro percorso“.
Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha annunciato la visita nelle zone alluvionate della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in agenda per giovedì 25 maggio. Ed ha aggiunto: «servirà poi un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export procapite. Sono miliardi di euro di danni: ci sono 300 frane attive, sono venuti giù interi boschi, c’è il tema dei fiumi e c’è il tema delle strade e delle infrastrutture».
In Consiglio dei ministri, inoltre, è stata formalizzata della nomina di Andrea De Gennaro a comandante della Guardia di finanza, sulla base dell’accordo politico già raggiunto e annunciato dopo l’ultima riunione dell’11 maggio.