
Il Pmi manifatturiero del Giappone è salito a maggio a quota 50,8 punti, rispetto ai precedenti 49,5 punti
Sale in espansione la manifattura in Giappone. Il dato preliminare del Pmi manifatturiero, stilato congiuntamente da Jibun Bank e S&P Global, è salito a maggio a quota 50,8 punti, rispetto ai precedenti 49,5 punti, tornando così in fase di espansione.
Il dato supera infatti la soglia critica dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra).
Il Pmi dei servizi anche è migliorato, salendo a 56,3 punti, rispetto ai precedenti 55,4 punti.
Il Pmi Composite si è attestato a 54,9 punti, contro i precedenti 52,9 punti.
«Il settore privato giapponese ha proseguito su una traiettoria ascendente, come segnalato da un’ulteriore espansione a maggio – ha commentato Usamah Bhatti, economista presso S&P Global Market Intelligence. – Il tasso di crescita è accelerato da aprile fino a raggiungere il più forte da ottobre 2013 e il secondo più forte nella storia dell’indagine (da settembre 2007). I fornitori di servizi hanno continuato a segnalare un forte slancio di crescita con un nuovo aumento record dell’attività commerciale mentre i produttori hanno indicato un miglioramento delle condizioni operative per la prima volta in sette mesi, con la produzione e i nuovi ordini che tornano in territorio di espansione per la prima volta dallo scorso giugno».
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