L’automatismo per il bonus energia per gas e luce «ha determinato per le forniture energetiche un significativo aumento della platea dei beneficiari»
Secondo quanto dichiarato dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, nel corso di un’audizione sulla povertà energetica in commissione Ambiente alla Camera, l’automatismo per il bonus energia per gas e luce «ha determinato per le forniture energetiche un significativo aumento della platea dei beneficiari (nuclei famigliari) che, nel 2021, sono stati poco meno di 2,5 milioni per il bonus elettrico e poco più di 1,5 milioni per quello gas (registrando un incremento, rispettivamente, del 208,9% e del 182,7% rispetto al 2020, ultimo anno di applicazione del meccanismo cosiddetto “a domanda”) e che, nel 2022, sono ulteriormente aumentati, rispettivamente, a oltre 3,7 e 2,4 milioni di nuclei familiari (incremento in parte dovuto anche all’innalzamento della soglia di accesso )».
E ancora «Per l’anno 2023, si può stimare un ulteriore incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas, che potrebbero ammontare a circa 5 milioni di nuclei familiari». «Nel complesso, nel 2022, per il rafforzamento del bonus sociale, sono stati necessari 2.001 milioni di euro per il bonus elettrico e 1.830 milioni di euro per il bonus gas», ha spiegato Besseghini.
«I provvedimenti legislativi volti a rafforzare le misure di sostegno a favore delle famiglie, al fine di contrastare gli effetti economici dell’impennata dei prezzi internazionali dell’energia registrata a partire dalla seconda metà del 2021 hanno inciso anche sulle modalità di quantificazione dei bonus sociali energetici, la cui ‘automatizzazione’ ha consentito un utilizzo rafforzato di natura emergenziale dello strumento a tutela dei nuclei familiari in povertà energetica».
FOTO: ANSA/FABIO CIMAGLIA