
I ricavi di Mediobanca saranno trainati da wealth management. L’M&A vale 100 punti base di Cet 1 in tre anni. CheBanca! cambia nome e diventa Mediobanca Premier
3,8 miliardi di ricavi in tre anni (+6%) e un utile per azione a 1,8 euro (equity per share +15%). Il CdA di Mediobanca ha approvato le linee guida del Piano 2023-26, che punta alla crescita di redditività e remunerazione degli azionisti pur in un contesto economico e regolamentare che la banca d’affari italiana prevede “sfidante” per l’intero comparto finanziario.
Il piano prevede una remunerazione degli azionisti per 3,7 miliardi in 3 anni (+70%) una redditività (Rote) al 15% dal 12% precedente pari ad un cash payout al 70% per 2,7 miliardi e l’introduzione dell’interim dividend a partire da maggio 2024.
Il Wealth Management (WM) avrà il maggior tasso di crescita organica (+10%) e si attende superi un miliardo di ricavi, divenendo il primo contributore alle commissioni del gruppo in via complementare al Corporate & Investment Banking (CIB), la cui crescita nei ricavi è attesa essere pari all’11% (7% organica) fino a 0,9 mld; il Consumer Finance (CF) manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse (circa due terzi del totale) con uno sviluppo dei ricavi complessivi del 5% (a circa 1,3mld).
Nel nuovo piano industriale la crescita delle attività finanziarie è attesa a 115 miliardi (+11% composto annuo nel triennio), Aum (risparmio gestito)/Aua (risparmio amministrato) a 85 miliardi (+13%), impieghi alla clientela a 57 miliardi (+3%).
Mediobanca intende anche mantenere un cuscinetto (buffer) di circa 100 punti base per possibili opportunità di M&A a sostegno dello sviluppo delle attività del gruppo, calcolato su un livello minimo di Cet 1 Fully Loaded del 13,5%.
Importanti novità riguardano anche CheBanca!, la sua divisione di retail banking. Tra le principali misure annunciate, spicca il completamento del riposizionamento e il conseguente rebranding in Mediobanca Premier. Il cambio di nome avverrà a partire da gennaio 2024. Questa mossa strategica è finalizzata all’adozione di un nuovo modello di business, incentrato sul Private & Investment Banking, che permetterà alla banca di offrire servizi più personalizzati e mirati ai propri clienti.
«Con il piano ONE BRAND – ONE CULTURE, Mediobanca intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti – ha commentato l’AD Alberto Nagel. – Questo entusiasmante percorso sarà compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” saldamente radicata nel DNA della banca».
Inoltre l’ad non esclude la vendita del 13% del capitale in Generali per finanziare una maxi acquisizione nel settore del risparmio gestito.
FOTO: IMAGOECONOMICA