
Forte anche la fiducia su crescita e riduzione debito pubblico
Secondo quanto evidenziato dalla Corte dei Conti nell’edizione 2023 del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, presentato oggi al Parlamento, alla presenza del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, l’economia italiana ha dimostrato grandi capacità di resistenza e resilienza durante i ripetuti shock che hanno contrassegnato lo scenario nazionale e internazionale.
Per questo motivo le sfide future legate alla necessità di tagliare il debito pubblico nel nuovo quadro di governance economica dell’Unione europea, potrebbero essere affrontate con un alto livello di fiducia. In seguito al conflitto in Ucraina è facile ipotizzare una decelerazione del commercio mondiale e delle attività economiche nella maggior parte dei Paesi eppure, nonostante ciò, in Italia, nel 2022 il prodotto interno lordo segna un aumento dell’1% in termini reali (valore analogo a quello della Francia e superiore a Germania e Spagna).
La crescita del PIL (+3,7%) è stata sostenuta dalla domanda interna (4,6%) e diversi indicatori interni confermano un maggiore dinamismo dell’economia italiana rispetto alla media dell’area Euro. Sebbene l’inflazione ad aprile abbia registrato ancora un aumento congiunturale pari a +0,5%, segnali incoraggianti arrivano dall’andamento dei prezzi alla produzione. Da non sottovalutare l’impatto del Piano nazionale di ripresa e resilienza che potrebbe avere effetti importanti sulla variazione del PIL. Altro elemento interessante è il debito pubblico che nel 2022 ha registrato una graduale riduzione in rapporto al PIL (dal 149,9 al 144,4%).
FOTO: Imagoeconomica