
A fare da traino sono i turisti stranieri. Il 58% delle strutture ricettive ha carenza di personale ed alza i prezzi
Boom di prenotazioni per il settore alberghiero italiano per le prossime vacanze estive. Sono aumentate mediamente del 53% rispetto allo stesso periodo del 2022, con picchi fino al 120% nelle città d’arte e nelle destinazioni balneari più apprezzate, soprattutto dai visitatori stranieri. E’ quanto emerge da un’indagine effettuata dall’agenzia Albergatore Pro su oltre mille strutture in tutta Italia.
Le destinazioni che crescono maggiormente in termini di tariffa media sono: Roma, la Toscana e la Costiera Amalfitana, rispettivamente +27%, +25% e +52%, contro un +15% di media nazionale.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Si registra infatti una crisi del mercato del lavoro nel settore: il 58% degli hotel ha carenza di personale alle porte della stagione più importante. Come conseguenza il fenomeno più particolare fotografato dall’indagine è il rialzo dei prezzi per camera abbondantemente oltre i valori di mercato da parte del 13% delle strutture.
«La crescita delle prenotazioni è imputabile prevalentemente al ritorno massiccio dei clienti internazionali, soprattutto americani – spiega Gian Marco Montanari, amministratore delegato di Albergatore Pro – che non sembrano risentire del rialzo dei prezzi in Italia. Il ritorno di turisti alto-spendenti influisce anche sull’aumento delle tariffe medie, che comunque rimangono dopate dall’inflazione e dal rincaro dell’energia, in linea con quanto già registrato l’anno scorso».
FOTO: SHUTTERSTOCK