L’ad di OpenAI sta attraversando l’Europa nell’ambito di un tour mondiale per incontrare le autorità e promuovere la sua azienda di intelligenza artificiale. Durante la tappa londinese si era lamentato delle regole Ue
L’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, prova a placare le preoccupazioni che il produttore di ChatGPT possa lasciare dall’Unione europea se non riuscirà a rispettare le nuove regole severe sull’intelligenza artificiale, dopo che il commissario Ue Thierry Breton lo aveva rimproverato per i suoi commenti che sollevavano questa possibilità.
Altman sta attraversando l’Europa nell’ambito di un tour mondiale per incontrare le autorità e promuovere la sua azienda di intelligenza artificiale.
Questa settimana, durante una tappa a Londra, ha dichiarato che OpenAI potrebbe andarsene se le regole sull’intelligenza artificiale che l’Ue sta elaborando fossero troppo severe.
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Una dichiarazione a cui il Commissario europeo Thierry Breton ha risposto sui social network, accusando l’azienda di ricatto; Breton, responsabile della politica digitale, ha linkato un articolo del Financial Times in cui Altman affermava che OpenAI “cercherà di adeguarsi, ma se non sarà possibile cesserà di operare”.
Alla luce di tutto questo, Altman ha cercato di calmare le acque: “Settimana molto produttiva di conversazioni in Europa su come regolamentare al meglio l’IA! siamo entusiasti di continuare a operare qui e naturalmente non abbiamo intenzione di andarcene”, ha scritto su Twitter.
L’Unione europea è in prima linea negli sforzi globali per tracciare dei confini per l’intelligenza artificiale, con la sua legge sull’IA nelle fasi finali dopo anni di lavoro.
La rapida ascesa di chatbot di intelligenza artificiale generici come ChatGPT ha colto di sorpresa i funzionari dell’Ue, che si sono affrettati ad aggiungere disposizioni che coprano i cosiddetti sistemi di intelligenza artificiale generativa, in grado di produrre risposte convincenti di tipo umano, saggi, immagini e altro ancora in risposta alle domande degli utenti.
“Non ha senso tentare un ricatto, sostenendo che l’Europa, con la creazione di un quadro chiaro, sta ostacolando l’introduzione dell’IA generativa”, ha dichiarato Breton nel suo tweet, aggiungendo che l’Ue intende “assistere le aziende nella loro preparazione” per l’AI Act.
Altman, dal canto suo, ha twittato che il suo tour europeo comprende Varsavia, Monaco in Germania, nonché Parigi, Madrid, Lisbona e Londra. Bruxelles, sede dell’Unione Europea, non è stata menzionata. Altman ha incontrato leader mondiali come il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
I dirigenti delle aziende tecnologiche sono intervenuti nel dibattito sull’opportunità e sulle modalità di regolamentazione dell’intelligenza artificiale.
Giovedì il presidente di Microsoft, Brad Smith ha presentato un progetto di governance pubblica dell’intelligenza artificiale.
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Questo mese Altman ha dichiarato aveva dichiarato al Congresso Usa che l’intelligenza artificiale dovrebbe essere regolamentata da un’agenzia statunitense o mondiale perché sistemi sempre più potenti avranno bisogno dell’intervento del governo per ridurre i rischi.
Altman ha riferito inoltre che la regolamentazione dell’IA è stata un “argomento ricorrente” nel suo tour mondiale, che ha incluso anche tappe a Toronto, Rio de Janeiro e Lagos, in Nigeria.
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(foto ALTMAN/TWITTER)