
Parallelamente sembra invece crescere l’interesse delle aziende
Secondo lo studio dal titolo Il 5G e la percezione dei rischi presso i cittadini realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e Join Group nell’ambito di Futur#Lab, il progetto promosso da I-Com e WINDTRE, in collaborazione con Join Group e con la partnership di Ericsson e INWIT è importante, per riuscire a sfruttare pienamente le potenzialità del 5G superare gli ostacoli normativi.
Questo perché gli effetti del 5G sul PIL mondiale entro il 2030 ammonteranno a circa 950 miliardi di dollari. Inoltre, come sottolineano sempre dal report, la tecnologica delle telecomunicazioni può essere un trampolino di lancio sia a livello economico che strategico. Soprattutto considerando la connettività sul territorio.
Come risulta dallo studio l’Italia risulta l’unico dei grandi paesi comunitari a non aver innalzato i limiti dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Secondo l’analisi condotta da Bytek e I-Com sui timori correlati al 5G in 5 paesi (Italia, Stati Uniti, Francia, Germania e Spagna), si nota un trend decrescente delle ricerche sul web relative al 5G. Guardando a quello che accade in Italia, nel 2020 erano il 13% del totale mentre non più tardi del 2022 sono scese al 2,8%. Parallelamente sembra invece crescere l’interesse delle aziende. In questo caso i dati sono quelli evidenziati dal rapporto internazionale “Reimagining Industry Futures Study”, pubblicato da EY a febbraio 2022 in cui si legge che il 56% delle imprese intervistate stava programmando un investimento entro un arco di tempo da 1 a 3 anni proprio sulla tecnologia 5G.
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