
Dopo il -6 miliardi di marzo. Pesano i mandati istituzionali con -7,3 miliardi
Ancora segno meno per il mercato italiano del risparmio gestito. Come emerge dai dati preliminari della Mappa Mensile di Assogestioni, la raccolta netta dell’industria risulta negativa ad aprile per 3,88 miliardi di euro, dopo -6 miliardi a marzo, ed arriva ad un totale di -10,9 miliardi da inizio anno. A fine aprile il patrimonio complessivo si attestava a 2.253 miliardi, dai 2.257,5 miliardi del mese precedente.
A mandare in negativo il bilancio complessivo dei flussi sono ancora una volta le gestioni di portafoglio, che segnano -6,7 miliardi (dopo -5,5 miliardi), sotto il peso delle uscite nette per -7,3 miliardi dai mandati istituzionali, in scia ai -6,4 miliardi di marzo, a un totale di -12,7 miliardi da inizio anno, mentre il retail segna +598 milioni, dopo +920 milioni, raggiugendo +1,7 miliardi da gennaio.
Più nel dettaglio i fondi aperti spiccano nel panorama con quasi +2,8 miliardi di nuove sottoscrizioni, contro le uscite nette per -642 milioni a marzo, con un totale di -870 milioni nei quattro mesi e i fondi chiusi segnano +10 milioni, dopo +127 milioni, a +895 milioni da gennaio. I protagonisti indiscussi del mese sono i fondi obbligazionari, che registrano entrate nette per +4,36 miliardi, dopo +2 miliardi a marzo e portano a un vigoroso +7,3 miliardi il totale da inizio anno, a conferma del revival del segmento dopo l’esodo del 2022. Restano in positivo anche i prodotti azionari con +28 milioni, dopo +588 milioni, a complessivi +2,87 miliardi da gennaio.
Trova conferma invece la disaffezione per i fondi flessibili (-1,58 miliardi, con -6,77 miliardi da gennaio) e i bilanciati (-993 milioni, a -4 miliardi da inizio anno).
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