Una conferma che arriva anche guardando i dati nazionali sul tasso di occupazione dei padri italiani, pari all’83,2% a fronte del 55,1% delle madri
Sono tante le problematiche che aggravano il gender gap lavorativo. Non solo a livello di stipendio e mansioni ma anche “geografico”. Stando ad una recente indagine Svimez, nel al Sud lavora solo il 35,3% delle donne con figli in età prescolare contro il 64% del Centro-Nord.
Un trend che, alla fine, corrisponde anche a quello nazionale. Infatti considerando i dati generali, in Italia siamo 53,9% delle donne lavoratrici con figli in età prescolare. Invece, sepre a livello nazionale, è del 60,5% la fetta delle madri lavoratrici con figli da 6 a 17 anni.
Dato, quest’ultimo, che, per il mezzogiorno non va oltre il 40,8%. In altre parole da Roma in giù la percentuale di madri lavoratrici resta sempre al di sotto della media nazionale sia che abbiano figli in età scolare o meno. Tante le dinamiche che contribuiscono a peggiorare il quadro. Tra tutti: i posti limitati negli asili nido, le tariffe troppo alte ed il tempo pieno nelle scuole dell’infanzia presente solo in pochi istituti.
Una conferma che arriva anche guardando i dati nazionali sul tasso di occupazione dei padri italiani, pari all’83,2% a fronte del 55,1% delle madri.
FOTO: Imagoeconomica