
Gopinath invita i governi a regolamentare quanto prima la nuova tecnologia, per evitare “un contraccolpo come quello della globalizzazione”
Gita Gopinath, la numero due del Fondo Monetario Internazionale, ha messo in guardia dal rischio di “sostanziali perturbazioni nei mercati del lavoro” derivanti dall’intelligenza artificiale generativa, invitando i politici a elaborare rapidamente regole per governare la nuova tecnologia.
In un’intervista al Financial Times, Gopinath ha dichiarato che i progressi dell’intelligenza artificiale, in particolare quelli basati su modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGPT, potrebbero aumentare la produttivita’ e la produzione economica, ma ha avvertito che i rischi sono “molto grandi”.
“C’è un’enorme incertezza, ma questo… non significa che abbiamo il lusso di aspettare e pensare alle politiche che metteremo in atto in futuro”, ha detto Gopinath, aggiungendo: “Abbiamo bisogno che i governi, le istituzioni e i responsabili politici si muovano rapidamente su tutti i fronti, in termini di regolamentazione, ma anche di preparazione a probabili sconvolgimenti sostanziali dei mercati del lavoro”.
Gopinath ha aggiunto che l’automazione nel settore manifatturiero negli ultimi decenni è servita da monito, dopo che gli economisti avevano erroneamente previsto che un gran numero di lavoratori licenziati dalle linee di produzione delle automobili avrebbe trovato migliori opportunità in altri settori. “La lezione che abbiamo imparato è che si trattava di un’ipotesi sbagliata”, ha detto. “Era importante che i Paesi si assicurassero che le persone … rimaste indietro fossero effettivamente destinate a un lavoro produttivo”.
L’incapacità di farlo ha contribuito al “contraccolpo contro la globalizzazione” dopo la grande crisi finanziaria. Per evitare che la storia si ripeta, i governi devono rafforzare le “reti di sicurezza sociale” per i lavoratori colpiti e promuovere politiche fiscali che non premino le aziende che sostituiscono i dipendenti con le macchine. Nel frattempo, ha avvertito i politici di essere vigili nel caso in cui alcune aziende emergano con una posizione inattaccabile nella nuova tecnologia.
“Non vogliamo che le grandi aziende con enormi quantità di dati e potenza di calcolo godano di un vantaggio sleale”, ha detto Gopinath, citando anche le preoccupazioni per la privacy e la discriminazione alimentata dall’IA. L’Ue – ricorda il Ft – ha già proposto una nuova legislazione per regolamentare l’IA, un “inizio incoraggiante”, mentre l’amministrazione Biden è in procinto di formulare piani di regolamentazione. La spinta per un’azione coordinata a livello globale arriva in mezzo a nuove prove che l’IA generativa, una volta adottata in modo più diffuso, potrebbe essere estremamente trasformativa.
Ad un incontro, Gopinath ha citato numerosi studi che hanno cercato di quantificare l’impatto economico, tra cui un rapporto di Goldman Sachs che ha stimato che 300 milioni di posti di lavoro potrebbero essere automatizzati, portando a una maggiore produttivita’ e a un aumento del 7% della produzione globale in un decennio. “L’IA potrebbe essere dirompente come lo fu la rivoluzione industriale ai tempi di Adam Smith”, ha concluso.
(foto WIKIPEDIA)