A meno di sei mesi dal primo taglio di 600 posti di lavoro, la piattaforma di streaming ha annunciato di aver avviato la fase successiva della sua strategia podcast
La piattaforma audio numero uno al mondo, la svedese Spotify, ha annunciato il taglio di 200 posizioni nelle sue attività di podcast. Si tratta del 2% della sua forza lavoro totale.
A meno di sei mesi dal primo taglio di 600 posti di lavoro, la piattaforma di streaming ha annunciato di aver avviato la fase successiva della sua strategia podcast, dopo i pesanti investimenti degli ultimi anni.
Così la società ha preso la «decisione difficile, ma necessaria» di tagliare la forza lavoro della sua attività di podcast di circa 200 persone. Leader storico nello streaming musicale legale, la piattaforma svedese ha investito negli ultimi anni centinaia di milioni di dollari nel podcasting, diventando anche la numero uno al mondo. Ma la redditività di questa nicchia deve ancora essere dimostrata, secondo gli analisti.
Nonostante la crescita vertiginosa degli abbonati e un vantaggio su rivali come Apple Music, l’azienda ha accusato delle perdite. Alla fine del primo trimestre, Spotify ha raggiunto un nuovo massimo di 515 milioni di utenti attivi, con un aumento del 22% su base annua.
(foto ANSA)