Bracchi punta a 200 milioni di fatturato entro l’anno. Cresce la quota di personale femminile
Bilancio in crescita per Bracchi. Il colosso della logistica di Bergamo, con una dozzina di hub distribuiti tra Italia, Polonia, Slovacchia e Germania, conclude il 2022 con ricavi che salgono a quota 189 milioni di euro, +19% sull’anno precedente. Ottimo risultato anche per l’Ebitda, +26% sul 2022, valore che permette all’azienda di ottenere un’invidiabile leva finanziaria.
L’azienda ha anche investito 5,9 milioni di euro in tecnologie di automazione e informatiche e il rinnovo del parco mezzi di trasporto, aprendo nel corso dell’anno altri 40 mila metri quadri di magazzini e portando così le superfici coperte gestite direttamente a livello europeo a 350 mila metri quadri.
«Il primo trimestre del 2023 è partito bene, puntiamo a superare la quota simbolica dei 200 milioni di ricavi entro fine anno nonostante le attuali turbolenze sui prezzi, sui costi dell’energia e delle materie prime – spiega l’ad Ferretti. – Contiamo di espanderci grazie alla nostra capacità di costruire servizi personalizzati per i clienti, che sono sempre più orientati all’outsourcing. Non solo: investiremo in nuove aperture nella logistica, che porteranno con sé anche la crescita nei trasporti. Negli ultimi due anni abbiamo posto le basi per una organizzazione sempre più efficiente e dal respiro internazionale anche grazie all’integrazione dei servizi con le sedi acquisite di Sorbolo, nel Parmense, che ha permesso di espandere la storica specializzazione nei trasporti eccezionali con soluzioni di trasporto tecnico pesante fino a 80-100 tonnellate; ma anche di Bassano del Grappa, nel Vicentino, dove la crescita del reparto fashion è stata repentina grazie alla customizzazione dei servizi».
Bracchi è attenta anche ai temi green. «La crescita di Bracchi è figlia anche di un continuo investimento nel rinnovamento dei mezzi di trasporto. È infatti in costante adeguamento il nostro parco mezzi in ottica ecologica e scegliamo tutto ciò che va nella direzione della riduzione del carbon footprint. Il nuovo hub di Castrezzato (nel Bresciano), certificato “Leed Gold”, ne è un esempio», ha sottolineato Ferretti.
Nel 2022 è aumentata anche la forza lavoro e la componente femminile che oggi conta il 36% della popolazione aziendale. Aumentano anche i dipendenti under 35 che salgono dal 29% al 33%.
FOTO: UFFICIO STAMPA