
L’evento ha rappresentato l’occasione per l’amministratore delegato Duilio di fare il punto sui progetti della società per il futuro
Un contributo di quasi 50 miliardi al Pil italiano e un indotto occupazionale di oltre 30mila persone generato. È l’apporto dato alla società e all’economia nazionale da Sky Italia in 20 anni di attività, secondo quanto emerge da una ricerca di SDA Bocconi, School of Management, presentata a Milano in occasione dell’anniversario.
L’evento ha rappresentato anche l’occasione per l’amministratore delegato Andrea Duilio di fare il punto sui progetti della società per il futuro. “Il mercato sta cambiando e noi lo abbiamo accompagnato in questi anni – ha detto l’Ad di Sky Italia rispondendo alle domande del vicedirettore del Corriere della Sera Daniele Manca -. Sono arrivate le piattaforme, che hanno registrato un boom con la pandemia. Oggi i costi di produzione salgono e la competizione è sempre più sul tempo delle persone. Stiamo accompagnando il mercato con un approccio diverso, ci consideriamo partner delle piattaforme. Abbiamo Sky Glass che le ospita. Ospitiamo anche Youtube che ha i contenuti ma è anche un social. Aiutiamo il cliente a scegliere, la semplicità è il concetto chiave”.
Secondo Duilio “le piattaforme stanno contraendo le produzioni anche per motivi di sostenibilità”, ma “l’Italia è un mercato in cui c’è ancora spazio rispetto al resto dell’Europa, pensiamo che gli operatori punteranno sulle piattaforme di aggregazione”.
Nei prossimi giorni ci sarà anche l’asta per i diritti della serie A. “Per noi il calcio è importante – ha spiegato l’Ad -. Abbiamo appena acquisito i diritti di Champions, Europa e Conference League per il triennio 2024/2027. Anche la serie A è importante. Stiamo facendo delle valutazioni, ci saremo nell’asta e faremo il meglio per i nostri clienti e per i nostri azionisti”.
Secondo la ricerca di SDA Bocconi, il contributo fiscale alle casse dello Stato di Sky in 20 anni è di oltre 20,5 miliardi di euro – con una media di circa 1,2 miliardi l’anno – e gli investimenti dell’azienda hanno generato un indotto occupazionale complessivo stimato in oltre 30mila persone impiegate in media all’anno, negli ultimi 3 anni. Da un punto di vista qualitativo, dallo studio emerge come Sky abbia accompagnato e promosso una trasformazione sul piano sociale e culturale che ha stimolato l’adozione delle tecnologie digitali, modificando le modalità di produzione e consumo dei contenuti audiovisivi. Queste ricadute, insieme a quelle economiche, hanno abilitato un processo trasformativo che ha coinvolto il racconto dello sport, il cinema, la produzione audiovisiva e l’industria culturale, aprendo nuovi spazi a operatori e segmenti industriali.
A sottolineare il contributo dato da Sky al Paese anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che ha inviato un videomessaggio. “Negli ultimi vent’anni Sky ha contribuito in modo significativo alla crescita del prodotto interno lordo per 50 miliardi, ha prodotto un fatturato considerevole e apportato un notevole beneficio per le casse erariali – ha affermato -. Ma, oltre all’aspetto economico, merita di essere segnalato anche l’effetto che Sky ha prodotto sull’innovazione, favorendo un utilizzo molto più pronunciato delle tecnologie digitali nei diversi settori in cui opera”.
(foto SHUTTERSTOCK)