Monito Ocse per l’Italia: “i ritardi sul Pnrr rischiano di ridurre la crescita”
Continua a crescere l’economia in Italia. Dopo +3,8% nel 2022, il Pil quest’anno dovrebbe registrare una crescita dell’1,2% per poi rallentare a +1% nel 2024. E’ quanto emerge dall’aggiornamento dell’Economic outlook dell’Ocse, appena pubblicato. Il dato per quest’anno è in linea con le stime rilasciate soltanto ieri dall’Istat.
Gli economisti fanno notare come l’alto tasso di inflazione stia erodendo le entrate delle famiglie, anche se, spiega il rapporto, i risparmi degli italiani restano ampi e tali da poter stimolare la domanda interna. Attenzione però perché i ritardi nell’attuazione del Piano di ripresa e resilienza potrebbero ridurre la crescita del Pil dell’Italia. Secondo l’organizzazione internazionale “la rapida attuazione delle riforme strutturali e dei piani di investimento pubblico nel Pnrr sarà fondamentale per sostenere l’attività a breve termine e gettare le basi per una crescita sostenibile nel medio termine, oltre ad avere l’ulteriore vantaggio di esercitare ulteriori pressioni al ribasso sul rapporto debito/Pil“.
A livello mondiale l’economia inizia a mostrare segnali di miglioramento, anche se la ripresa rimane fragile. I prezzi in calo dell’energia stanno aiutando a contenere l’inflazione e a ridare fiato alle famiglie e alle imprese, così come la riapertura della Cina sta consentendo un miglioramento dell’attività globale. Allo stesso tempo, l’inflazione “core”, calcolata senza tenere conto di prezzi energetici e dei beni alimentari, resta persistente e gli impatti degli alti tassi di interesse nel mondo stanno avendo ripercussioni sui mercati finanziari e sull’immobiliare. Secondo l’Ocse quindi la crescita globale del Pil dovrebbe ridursi nel 2023 al 2,7% dal 3,3% del 2022, prima di rialzare la testa con un +2,9% nel 2024. Nelle economie del G20, gli esperti prevedono un calo dell’inflazione dal 7,8% del 2022 al 6,1% del 2023 e al 4,7% del 2024.
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