L’inflazione 2023 è vista al 5,9% per calare al 2,3% nel 2024. Sangalli: “480 mila da assumere, difficile trovarne il 40%”
Per il 2023 Pil in crescita dell’1,2% ed i consumi dell’1%. E’ quando stima Confcommercio che parla di un “lieve miglioramento” nel 2024 con l’economia che dovrebbe segnare +1,3% e le spese familiari +1,1%.
«Il rialzo delle stime Pil è effetto esclusivamente della maggiore crescita acquisita – si legge in una nota. – E’ confermata la fase di rallentamento, più intenso nel secondo quarto rispetto alla seconda metà dell’anno. Fase di molto somigliante alle dinamiche pre-pandemiche, da tutti stigmatizzate come insufficienti a garantire uno sviluppo equilibrato e diffuso del benessere economico della nazione».
L’inflazione 2023 è vista al 5,9% per calare al 2,3% nel 2024.
Secondo il presidente Sangalli “c’è spazio per nuova occupazione“. «Il terziario di mercato sta vivendo una persistente carenza di personale. Nel turismo e nel commercio, mancano, ad esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori – ha detto all’assemblea annuale. – E per oltre il 40%, vi è un concreto rischio che la domanda non possa essere soddisfatta, soprattutto per la mancanza di competenze. Occorre, allora, intervenire per colmare la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese, così come per programmare adeguati flussi di lavoratori immigrati».
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