Bonus estate, fringe benefit e sgravi badanti: ecco le misure
Novità in vista sul fronte lavoro. Lo smart working per i fragili e i genitori che hanno figli minori di 14 anni è stato prorogato fino a fine anno, quindi fino al 31 dicembre 2023. Ma solo per chi lavora nel privato. Lo ha stabilito un emendamento al dl lavoro, approvato dalla commissione Affari sociali del Senato, presieduta dal senatore di Fdi, Francesco Zaffini.
Resta invece in ballo la stessa decisione per gli statali, che verrà presa la prossima settimana, nella riunione di Commissione di martedì 13 giugno. Su questa proroga non ci sarebbe il via libera del ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. «Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14. Auspico invece continui ad esserci la giusta attenzione nei confronti dei fragili», ha detto il ministro.
Attualmente sono 3,6 milioni i lavoratori in smart working, ben il 14,9% del totale.
Novità anche in tema di contratti. Entro i primi 12 mesi i contratti a termine potranno essere non solo prorogati ma anche rinnovati “liberamente”, senza le previste causali; successivamente solo con le causali, prevede un emendamento. Al momento un contratto a termine, entro i 12 mesi, può essere rinnovato solo in presenza di causali, mentre può essere prorogato liberamente entro il primo anno, ma successivamente con le causali. La modifica non è retroattiva: per il computo dei 12 mesi, infatti, si tiene conto solo dei contratti stipulati successivamente all’entrata in vigore del decreto.
Arriva anche la decontribuzione totale per tre anni per chi assume o stabilizza badanti che assistono anziani non autosufficienti. La modifica riguarda gli anni 2023, 2024, 2025 e prevede “un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni“. Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di 24 mesi. Sulla norma, però, martedì potrebbe arrivare uno stop della commissione bilancio per problemi di copertura.
Tra le altre novità, l’assegno di inclusione: l’occupabile con figli con meno di 14 anni sarà tenuto ad accettare le offerte a tempo indeterminato solo entro gli 80 chilometri o 2 ore di percorrenza con i mezzi.
Per i fringe benefit la soglia esentasse resta fissata a tre mila euro solo per i lavoratori dipendenti con figli. Fra le altre novità approvate in Commissione anche l’emendamento a prima firma Raoul Russo (FdI) che nella riformulazione approvata prevede il “bonus estate” per i lavoratori del turismo, per andare in soccorso alla carenza di personale del settore: un trattamento integrativo speciale per il periodo dal 1 giugno al 21 settembre 2023 pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi (per i dipendenti che nel 2022 non hanno superato 40 mila euro di reddito da lavoro dipendente).
Il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 1 maggio scorso, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 maggio. Dopo il via libera del Senato passerà alla Camera dei deputati in seconda lettura e dovrà essere convertito in legge prima della scadenza del 3 luglio 2023.
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