Il 10 giugno è la Giornata mondiale di questo distillato che risale al 1600. In Italia il consumo è in aumento.
La Giornata Mondiale del gin è una tradizione recente che celebra un distillato millenario. Le qualità non si sono espresse solo in purezza o mescolate nei cocktail più celebri ma anche nei fatti e nei racconti della storia, della cultura, dello spettacolo; il gin è un protagonista del cinema, della musica, della trasformazione dei costumi.
Anche i numeri lo premiano, nel 2023 il mercato globale arriverà a sfiorare i 15 miliardi di dollari di valore complessivo. Il distillato che se avesse un’anima sarebbe balsamica e avrebbe la fragranza del ginepro, la pianta officinale che gli dà l’inconfondibile carattere.
Oggi, sabato 10 giugno si celebra il World GIN Day e per trovare le prime tracce di questo spirit, ora amato in tutto il mondo, bisogna risalire a oltre mille anni fa quando i sapienti monaci benedettini della Scuola Medica Salernitana iniziarono ad usare, a scopo curativo, l’alcol distillato insieme al ginepro.
Per avvicinarsi ancora di più alla bevanda attuale bisogna aspettare la metà del 1600 con gli olandesi e il loro Jenever per poi finire in Inghilterra dove il gin si diffuse definitivamente. Un altro momento di svolta, però, arriva nel 1800 quando un tale Erasmus Bond ebbe la geniale idea di unire gin e acqua tonica dando così vita al mitico GIN Tonic.
Apprezzato dalla regina Elisabetta II, da Winston Churchill, da Madonna e da molti altri VIP, la cultura del GIN tocca anche il mondo della letteratura, del cinema e della musica.
Dal Vesper Martini così amato da un altro Bond (James), che pure i barman si ostinano a ricordare per via delle sue tre parti di vodka, dimenticando le sue cinque parti di ottimo gin, al gin Rickey omaggiato ne “Il grande Gatsby”. “Give me gon and tonic” dicevano gli Oasis in Supersonic, il loro singolo di debutto datato 1994. Vent’anni prima, invece, i Kiss lo preferivano liscio e cantavano “it’s cold gin time again”.
Ora il gin è diventato virale anche sui social con più di 11 milioni di post su Instagram (grazie anche a bottiglie che sono vere opere d’arte) e 2,3 miliardi di visualizzazioni su TikTok.
Se il Regno Unito si conferma il primo Paese per fatturato, l’Italia diventa sempre più protagonista sul mercato. Secondo i recenti dati di Statista, per l’Italia il trend di crescita annuale tra 2023 e 2027 è addirittura del +8,7% e un fatturato stimato in quasi 80 milioni di dollari nel 2023 per un volume totale di quasi 4 milioni di litri consumati.
(foto PIXABAY)