
Secondo quanto riferito da Confagricoltura, i prezzi delle materie prime alimentari è già cresciuto del 2,6%
La guerra in Ucraina continua a pesare sul carrello della spesa degli italiani. Il crollo della diga Kakhova sul fiume Dnipro, in Ucraina (nella foto), “avrà rilevanti conseguenze sui livelli produttivi dell’agricoltura. I futures relativi al prezzo del grano sui mercati internazionali hanno già fatto registrare un aumento del 2,6%”:
lo rileva Confagricoltura, sulla base dei dati preliminari diffusi dal ministero ucraino delle Politiche agricole, secondo i quali circa 10mila ettari di terreno agricolo risultano completamente allagati sulla riva destra dell’area di Kherson controllata dalle forze ucraine. Sono inoltre fuori uso i sistemi che nel 2022 hanno consentito di irrigare circa 580mila ettari sui quali sono state raccolte 4 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi per un valore di 1,4 miliardi di euro.
“Con il crollo della diga, ha sottolineato il ministero delle Politiche Agricole, i danni rivestono un carattere strutturale e avranno effetti prolungati negli anni”, si legge nella nota di Confagricoltura. “Oltre il 90% dei sistemi irrigui nell’area di Kherson sono rimasti privi di una fonte di approvvigionamento idrico. Nel Sud dell’Ucraina, pertanto, l’anno prossimo – prosegue – i terreni non potranno essere coltivati o daranno rese nettamente inferiori alla media”.
Confagricoltura osserva che i prodotti agricoli dell’Ucraina, in particolare cereali e semi oleosi “rivestono un ruolo fondamentale per il rifornimento dei mercati internazionali”, che “nel 2021 le esportazioni di settore si attestarono a circa 27 miliardi di euro”.
L’accordo sul “grano dal Mar Nero”, che “consente l’export via mare delle produzioni ucraine, ha contribuito a evitare finora una crisi alimentare globale” e “anche l’agricoltura europea ha assicurato un contributo fondamentale. Nei giorni scorsi – conclude la nota – la Commissione Ue ha evidenziato che le esportazioni di cereali verso i Paesi del Nord Africa e dell’Africa subsahariana sono ammontate nei primi due mesi di quest’anno a 3,9 milioni di tonnellate, circa 770 mila in più sullo stesso periodo del 2022″.
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(foto ANSA)