
Banca Mediolanum, MediaForEurope, Mondadori: questo il patrimonio finanziario da tre miliardi lasciato da Berlusconi ai suoi eredi
Cosa succede, ora che il patron Berlusconi è morto? Con Radiocor, facciamo due conti in tasca agli eredi: il 30% di Banca Mediolanum, il 48,6% di MediaForEurope e il 53,3% di Mondadori sono, in ordine di valore economico, le partecipazioni rilevanti in società quotate facenti capo a Fininvest che sono al centro dell’attenzione dei mercati.
La cassaforte Fininvest era controllata dall’imprenditore, attraverso le holding personali, e partecipata da tutti e cinque i figli: da capire come saranno i rapporti di forza con la successione e quindi come potrebbero confermarsi o cambiare le strategie di famiglia.
Ai valori attuali di Borsa la quota in Banca Mediolanum – dove il ruolo di primo socio è della famiglia Doris che ha anche la guida manageriale – vale 1,8 miliardi di dollari. Il pacchetto di controllo detenuto in MediaForEurope, la holding olandese nata da Mediaset e che ha incorporato anche le attività spagnole, vale circa 800 milioni di euro ai prezzi di Borsa. Nel capitale è ancora presente come secondo azionista Vivendi che tra quote dirette e indirette arriva vicino al 23%.
Mfe “ha lanciato un piano industriale per la creazione di un gruppo paneuropeo di broadcasting con l’animo di irrobustire, nei vari Paesi europei, i sistemi di comunicazione nazionali, mettendo a fattore comune tecnologie e piattaforme, esasperando in pari tempo la connotazione locale di contenuti e informazione” – ha evidenziato il presidente Fedele Confalonieri nell’ultima assemblea degli azionisti di inizio giugno ricordando il progetto che ha portato il gruppo a detenere anche il 28,87% del gruppo media tedesco ProsiebenSat, pacchetto che alla Borsa di Francoforte vale quasi 600 milioni.
L’ultima quotata del portafoglio Fininvest è Mondadori, la controllata di Segrate che negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sui libri cedendo le testate dei periodici ha una capitalizzazione di Borsa di poco superiore ai 500 milioni e quindi, senza considerare un eventuale premio di controllo, la partecipazione Fininvest vale circa 280 milioni.
Ora il mercato finanziario guarda ai possibili scenari futuri con ipotesi diverse sulle tre società quotate anche se la holding ha espresso l’impegno perché le attività proseguano “in assoluta continuità”.
MediaForEurope, guidata da Pier Silvio Berlusconi, è considerata dagli operatori quella con maggiore appeal per un riassetto: il contesto difficile del settore pubblicitario negli ultimi anni, il peso ancora rilevante nel mercato italiano e spagnola e la presenza di potenziali acquirenti per il business (dalla stessa Vivendi presente nel capitale fino a Discovery) sono i fattori alla base di tale valutazione.
Sul gruppo Mondadori, dove la primogenita Marina ricopre la carica di presidente, il mercato tende a vedere stabilità nella struttura proprietaria – anche se la speculazione negli ultimi mesi non ha mancato di seguire le informazioni sullo stato di salute dell’ex presidente del Consiglio.
Discorso diverso per Banca Mediolanum: da una parte la scomparsa di Berlusconi fa venire meno il nodo della riduzione della quota da parte di Fininvest, legata al lungo braccio di ferro con Bce-Bankitalia sulle conseguenza della condanna del 2013 a carico di Berlusconi nel processo sui diritti Mediaset, dall’altra la morte a due anni di distanza dei due soci storici (Ennio Doris e Silvio Berlusconi) pone nel medio termine l’interrogativo sulla tenuta futura dell’alleanza tra i rispettivi eredi.
(foto ANSA)