
Oggi inizia una causa intentata contro BioNTech da una donna tedesca che chiede i danni per presunti effetti collaterali del suo vaccino COVID-19
BioNTech deve affrontare una causa in Germania per presunti effetti collaterali del suo vaccino. La società è oggi in Tribunale perché è stata citata in giudizio da una donna tedesca che vuole mantenere l’anonimato per questioni di privacy.
La donna ha chiesto al produttore tedesco di vaccini almeno 150.000 euro ($ 161.500) a titolo di risarcimento per danni fisici presumibilmente causati dal vaccino. Afferma di aver sofferto di dolore alla parte superiore del corpo, gonfiore alle braccia e alle gambe, affaticamento e disturbi del sonno.
Chiede anche il risarcimento di danni materiali non specificati.
La donna è seguita dallo studio legale Rogert & Ulbrich che ha detto a Reuters che intende contestare in tribunale la valutazione fatta dalle autorità di regolamentazione dell’Unione Europea e dagli organismi tedeschi di valutazione dei vaccini secondo cui l’iniezione di BioNTech ha un profilo rischio-beneficio positivo.
La legge farmaceutica tedesca afferma che i produttori di farmaci o vaccini sono tenuti a risarcire i danni per gli effetti collaterali solo se la “scienza medica” dimostra che i loro prodotti causano danni sproporzionati rispetto ai loro benefici o se le informazioni sull’etichetta sono errate.
BioNTech ha affermato di aver concluso, dopo un’attenta valutazione, che il caso era privo di fondamento. Ha osservato che circa 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo, di cui almeno 64 milioni in Germania, hanno ricevuto il vaccino e, ad oggi, non sono stati rilevati potenziali effetti collaterali diversi da quelli già elencati nelle informazioni sul prodotto pertinenti.
In un briefing con i media la scorsa settimana, l’EMA ha ribadito il vantaggio di tutti i vaccini COVID approvati, incluso quello di BioNTech, affermando che solo nel primo anno della pandemia, si stima che i vaccini abbiano contribuito a salvare quasi 20 milioni di vite a livello globale.
FOTO: EPA/RONALD WITTEK