Emerge da un dossier pubblicato dal Wall Street Journal. Le informazioni disponibili in commercio sarebbero cresciute a tal punto che hanno iniziato a replicare i risultati delle tecniche di sorveglianza intrusive
Secondo un rapporto dalla principale agenzia di intelligence degli Stati Uniti diffuso dal Wall Street Journal, le agenzie di spionaggio Usa acquistano enormi quantità di dati personali degli americani.
Le informazioni disponibili in commercio – spiega il dossier – sono cresciute a tal punto che hanno iniziato a replicare i risultati delle tecniche di sorveglianza intrusive una volta utilizzate su una base più mirata e limitata (come intercettazioni telefoniche, spionaggio informatico o sorveglianza fisica).
Il rapporto è stato commissionato dalla direttrice della National Intelligence Avril Haines dopo che il senatore democratico dell’Oregon Ron Wyden ha chiesto agli 007 Usa di rendere pubblico il modo in cui utilizzano i dati disponibili in commercio.
Haines ha acconsentito alla richiesta, il rapporto è stato completato nel gennaio 2022 e reso disponibile al pubblico la scorsa settimana. Negli ultimi anni, le offerte dei broker di dati sono cresciute dalla cronologia degli indirizzi di base e dati demografici per includere la scia di informazioni generate da dispositivi e app per gli smartphone, social media, automobili e localizzatori come gli orologi per il fitness.
Tali informazioni dettagliate, secondo la ricerca, possono ora “causare danni alla reputazione, al benessere emotivo o alla sicurezza fisica di un individuo”. E per questo esorta la comunità di intelligence a sviluppare politiche, procedure e salvaguardie migliori per l’acquisizione di tali informazioni.
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