
Secondo la AfAI, è molto difficile che si raggiunga l’obiettivo del 2026, anche per le resistenze dei cosumatori
Il capo di una lobby che rappresenta quasi tutte le principali case automobilistiche negli Usa ha esortato l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (Epa) ad “alleggerire” la sua proposta per una riduzione drastica delle emissioni dei veicoli fino al 2032, affermando che potrebbe avvantaggiare la Cina.
Il ceo della Alliance for Automotive Innovation, John Bozzella, ha dichiarato in un post sul blog che “l’Epa dovrebbe allentare e rivalutare questa regola prima che contribuisca a cementare il posto della Cina nel mercato automobilistico statunitense”.
Per Bozzella, se i regolamenti Epa saranno troppo severi, la Cina guadagnerà “un punto d’appoggio più forte nella catena di fornitura di batterie per veicoli elettrici americana e alla fine nel nostro mercato automobilistico”.
L’Epa da parte sua ha proposto ad aprile di ridurre le emissioni dei veicoli del 56 per cento rispetto ai livelli del 2026.
Secondo le stime dell’Agenzia, il 60 per cento dei nuovi veicoli entro il 2030 sarebbe elettrico e il 67 per cento entro il 2032.
La lobby – che rappresenta General Motors Co, Toyota Motor Corp, Honda Motor, Volkswagen, Hyundai MotorCo Ltd, Ford Motor Co, Stellantis NV e altre importanti case automobilistiche – ha avvertito a maggio che le case automobilistiche avranno difficoltà a raggiungere tali obiettivi a causa dei problemi con la catena di fornitura di batterie, dei motori e con caricabatterie per veicoli elettrici, nonché con la resistenza dei consumatori all’adozione dei veicoli elettrici.
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(foto SHUTTERSTOCK)