
La Bce dovrebbe alzare il costo del denaro dello 0,25%. E’ Italgas Day con la presentazione del piano industriale
Le Borse europee aprono deboli, in scia ai futures di Wall Street il giorno dopo che la Fed ha sospeso momentaneamente il rialzo dei tassi. Il Ftse Mib cede lo 0,3% in avvio. In evidenza FinecoBank, Saipem, Mps, Tim, che salgono attorno allo 0,8%. Le vendite si concentrano, invece, su Iveco, Chn Industrial, Hera, Banca Generali.
L’oro cede l’1,23% a 1.944 dollari l’oncia, il petrolio Wti americano lo 0,2% a 68,14 dollari il barile, mentre le maggiori valute perdono terreno sul dollaro. L’euro cede lo 0,22% a 1,0812, lo yen lo 0,9% a 141,38. Il T bond Usa decennale intanto vede il rendimento salire dal 3,79% di inizio sessione asiatica al 3,82%.
Oggi gli occhi sono tutti puntati sulla Bce. Il mercato prevede che il board di Francoforte alzerà ancora i tassi di 25 punti base in risposta alle persistenti pressioni inflazionistiche.
Giornata ricca sul fronte macro. In arrivo dal Giappone bilancia commerciale, settore teriziario e ordini di macchinari. Dalla Francia i prezzi al consumo e dall’Ue la bilancia commerciale. Poi dagli Usa alle 14.30 Philly Fed, vendite al dettaglio, prezzi export e richieste di sussidi. Alle 15.15 produzione industriale, poi alle 16 vendite e scorte all’industria ed infine alle 16.30 stoccaggi gas.
E’ Italgas Day con la presentazione del piano industriale.
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