Ansia, solitudine e un maggior consumo di alcol
Sono molte le conseguenze che sta portando con sé l’Intelligenza Artificiale (AI), conseguenze di natura non solo etica o economica ma anche salutistiche. Ad esempio uno studio dell’American Psychological Association (APA), pubblicato su Journal of Applied Psychology ha evidenziato che i dipendenti che interagiscono frequentemente con i sistemi di intelligenza artificiale stanno denunciando un aumento dell’insonnia e potenziali rischi di depressione.
Da qui anche un possibile aumento del consumo di alcool che si registra alla fine dei turni di lavoro. Parallelamente, però, gli stessi dipendenti dimostravano una maggior propensione ad aiutare i colleghi in difficoltà. Ma anche in questo caso il dato può essere interpretato negativamente visto che potrebbe essere nato dalla solitudine provata e, quindi, dalla ricerca di contatto umano. Lo studio si è sviluppato su quattro differenti esperimenti portati avanti tra Stati Uniti, Taiwan, Indonesia e Malesia e tutti e quattro hanno confermato che la tendenza degli operatori che avevano a che fare con l’intelligenza artificiale era quella di sviluppare maggiormente ansia e solitudine rispetto a chi, invece, aveva mansioni differenti.
Analizzando i primi risultati Lili Tang, assistente alla cattedra di management presso l’Università della Georgia ha commentato «Il veloce progresso dei sistemi di intelligenza artificiale permette l’inizio di una nuova rivoluzione industriale che sta rimodellando il posto di lavoro con molti vantaggi ma anche con alcuni pericoli ancora da conoscere a fondo, tra questi ci sono gli impatti mentali e fisici potenzialmente dannosi per i dipendenti. Gli esseri umani sono animali sociali e l’isolamento del lavoro con i sistemi di intelligenza artificiale (IA) può avere effetti dannosi sulla vita dei dipendenti».
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