
I costi di manutenzione e carburante scoraggiano l’acquisto ma per la maggior parte è un sacrificio necessario
Il caro-auto continua. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Internazionale Findomestic, uno studio condotto in 18 paesi, dedicato al mercato automotive, per oltre la metà degli italiani, il 52% per la precisione, riuscire ad avere un’automobile costituisce un problema. Una media che è superiore a quella degli altri paesi analizzati e che si fermano, invece, al 42%.
L’auto, però, rappresenta un problema non solo per chi non ce l’ha e vorrebbe comprarla ma anche per chi, invece, già ne possiede una. Infatti quasi 8 italiani su 10 (per la precisione il 79% degli intervistati) ritiene che il possesso di un’auto comporti anche notevoli sacrifici economici. Anche in questo caso la media italiana è superiore a quella europea ferma al 72% ma anche a quella mondiale che non va oltre il 69%. Questo perché i costi devono tener conto delle consuete manutenzioni i cui costi sono notevolmente aumentati. Eppure, nonostante tutto, gli italiani non rinunciano all’automobile. Infatti la pensa così il 68% degli intervistati mentre il 45% conferma di non poter fare a meno del veicolo perché usato negli spostamenti quotidiani.
La conferma arriva anche dalle parole di Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic «Nonostante l’aumento dei costi d’acquisto e di gestione sono ancora la maggioranza (68%) gli automobilisti italiani che non sono disposti a rinunciare all’auto, anche perché il 45% di loro non può farne a meno per gli spostamenti quotidiani. E circa 4 su 10 la ritengono imprescindibile anche per viaggi e tempo libero. Ciò nonostante, la metà degli intervistati non nasconde il timore di non potere permettersi l’acquisto di un’auto nuova nei prossimi anni e lamenta costi di utilizzo sempre più elevati».
Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Auto di Findomestic, la società di credito al consumo del Gruppo BNP, le voci di lamentela per i costi dell’auto cambiano da nazione a nazione. Se in Italia il 55% degli automobilisti parla di costi di gestione particolarmente alti, in Germania e negli USA si scende al 47%, mentre in Cina si arriva addirittura al 35%. Nel Bel Paese, tra i costi, sono sotto accusa quelli legati al carburante (7 su 10) che porta ad adottare strategie di risparmio che vanno dalla diminuzione della velocità alla scelta del distributore più conveniente. Stenta a decollare il car sharing: Italia e Giappone sono tra le nazioni che lo utilizzano di meno.
FOT: Imagoeconomica