Dopo Goldman Sachs anche Nomura taglia le stime di crescita della Cina
Arrivano cattive notizie dal fronte economico cinese. Goldman Sachs ha rivisto al ribasso l’outlook sulla crescita del Pil relativa al 2023: ora gli esperti parlano di +5,4% dal +6% indicato in precedenza. Per il 2024 le previsiono sono ora di una espansione pari a +4,5%, rispetto al +4,6% precedente. «Il rallentamento del settore immobiliare cinese e i suoi effetti a catena sul resto dell’economia stanno compromettendo i benefici derivanti dalla riapertura del paese dalle severe misure per il Covid-19», spiegano gli economisti di Goldman Sachs che non si aspettano che il governo fornisca stimoli su larga scala all’economia.
E non è finita qui perché anche Nomura ha tagliato le sue stime sulla crescita del Pil cinese: dovrebbe attestarsi al 5,1% quest’anno e al 3,9% l’anno prossimo, rispetto alle precedenti previsioni del 5,5% e del 4,2%. Secondo gli analisti di Nomura la ripresa si sta esaurendo e Pechino intensificherà il sostegno politico nei prossimi mesi. Ma questo potrebbe non risollevare la situazione, data la mancanza di fiducia del mercato, una situazione che sta diventando sempre più simile alla recessione del Giappone negli anni ’90.
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