
In discussione in Commissione alla Camera il disegno di legge sul Fisco. Ecco alcuni degli emendamenti
“Un regime di tassazione delle parti della canapa coltivata suscettibili di essere utilizzate come succedanei dei prodotti da fumo ovvero da inalazione” è in arrivo e la misura potrebbe quindi riguardare anche i prodotti di cannabis legale.
È quanto prevede un emendamento dello stesso Esecutivo depositato in commissione Finanze alla Camera al ddl delega Fiscale.
L’articolo stabilisce che la norma prevede l’assimilazione di questi prodotti a quelli da fumo con “la conseguente applicazione dei relativi regimi fiscali”. Inoltre si punta all’introduzione di un regime autorizzatorio da parte dell Agenzia delle dogane e dei monopoli per la loro commercializzazione. E ancora, per “una miglior garanzia della tutela della salute dei consumatori”, si punta a stabilire che loro commercializzazione e vendita possa avvenire “esclusivamente” tramite: depositi fiscali autorizzati, con la previsione di particolari misure di vigilanza per i depositi fiscali abilitati all attività di fabbricazione; rivendite di generi di monopolio, con possibilità che la loro vendita sia ammessa anche tramite punti di vendita specializzati in possesso di patentino per i monopoli.
Inoltre, si punta al divieto di vendita ai minori di diciotto anni e tramite distributori automatici. Stop anche alla possibilità di pubblicità e promozione.
Un altro emendamento prevede la periodicità mensile per il versamento di acconti e saldi per autonomi e professionisti. La modifica proposta riguarda le “modalità di versamento dell’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi, dagli imprenditori individuali e da tutti i contribuenti cui si applicano gli Indici sintetici di affidabilità, mantenendo l’attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti anche previsionale, senza penalizzazioni per i contribuenti”, si legge nell’emendamento che punta a “una più equa distribuzione, anche attraverso un meccanismo di progressiva introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi e l’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto”.
Infine, è prevista una delega al governo per “l’introduzione della tassazione minima globale nel rispetto dei criteri dettati a livello Ocse” e dalla relativa direttiva Ue. L’emendamento stabilisce in particolare “di avvalersi anche della facoltà di introdurre una disposizione interna secondo cui l’imposizione è applicata alle imprese del gruppo situate nel territorio italiano se e nella misura in cui si verifica una sotto-imposizione, fino al raggiungimento dell’aliquota minima effettiva del 15%”, si legge nella proposta. Inoltre, si punta a semplificare e razionalizzare la disciplina delle controllate residenti in paesi a regime fiscale privilegiato, proponendo “una revisione delle verifica di congruità del livello di imposizione effettiva della controllata estera e della base imponibile da imputare al soggetto controllante residente”.
(foto SHUTTERSTOCK)