
Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. Il termine per la conversione è il 3 luglio
Con 96 sì, 55 contrari e 10 astensioni è arrivato il via libera del Senato al decreto lavoro, approvato dal governo il primo maggio scorso. Tutto questo dopo che la maggioranza ieri ha rischiato di impantanarsi in Senato con un ko delle forze di maggioranza in commissione Bilancio. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. Il termine per la conversione è il 3 luglio.
Tra le novità c’è la miniproroga del diritto allo smart working anche per i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione: il governo ha trovato le coperture fino al 30 settembre. Lo prevede un emendamento della relatrice al decreto lavoro, Paola Mancini (FdI), approvato dall’Aula del Senato.
Per il settore privato la proroga del diritto allo smart working rimane invece fino al 31 dicembre di quest’anno sia per i lavoratori fragili che per i genitori di under 14.
Con i lavori dell’Aula è “stato anche potenziato di 5 milioni il fondo per i familiari di vittime di infortuni mortali sul lavoro” e sono stati trovati fondi “per ulteriori 7 milioni per la scala di equivalenza” per l’assegno di inclusione, garantendo così “più disponibilità per i fragili“, spiega la relatrice, che si dice “ampiamente soddisfatta”.
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI