
In aumento anche le tassiste e gli estetisti nati al di fuori dell’Italia
La difficoltà di trovare un elettricista, un idraulico o addirittura un falegname non è più solo un mito della cultura contemporanea ma un dato che è statisticamente dimostrato. A farlo è la fotografia fornita da Unioncamere e InfoCamere secondo cui sono in aumento estetisti e muratori ma in calo falegnami e idraulici.
L’esame dei dati del Registro delle Imprese ha dimostrato che negli ultimi cinque anni il profilo delle varie mansioni e dei lavori in generale è profondamente cambiato. Su 1,3 milioni di imprese cioè il 22% del tessuto produttivo del Paese si è visto un boom di estetisti, tatuatori e nail shop con quasi 9mila imprese in più (8.802 per la precisione). Seguono poi i muratori (+3.451), i tassisti (+2.339), i serramentisti (+2.234) e i giardinieri (+1.934).In calo, invece, i piccoli trasportatori (-10.784 unità), gli elettricisti (-4.281), i parrucchieri e barbieri (-4.056) e i falegnami (-3.503).
Tra le altre voci l’indagine esamina anche altri elementi come, ad esempio, la componente femminile, quella degli under 35 e quella a guida di persone nate al di fuori dei confini nazionali. Aumentano a questo proposito le tassiste donne (+33%), i giovani tra gli specialisti ICT (+22,5%) e gli stranieri tra gli estetisti (+56,9%).
FOTO: SHUTTERSTOCK