
Investimenti che saranno resi possibili anche grazie alla liquidità accumulata durante il biennio della pandemia
Nei prossimi 2 anni le aziende hanno intenzione di investire nella transizione digitale e nel settore green. Questo il primo dei risultati di un sondaggio del Centro Studi Tagliacarne che ha preso in esame un campione di 1.400 imprese. Secondo i dati emersi, il 34% delle aziende punterà ad investire in queste due voci mentre il 37% potenzierà la sostenibilità.
Non sarà escluso nemmeno il digitale con il 31% delle imprese che investiranno grazie al Pnrr. Si tratta, però, di investimenti interconnessi dal momento che tre imprese su quattro considerano le tecnologie abilitanti particolarmente utili per aumentare la sostenibilità ambientale dell’azienda.
Una serie di investimenti che saranno resi possibili anche grazie alla liquidità accumulata durante il biennio della pandemia. Ad affermarlo è anche Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne. Si tratta di un elemento che, come ha specificato, «ha favorito la realizzazione degli investimenti, sia in attività materiali sia in attività intangibili come la ricerca e sviluppo, mitigando gli effetti delle restrizioni creditizie».
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