
Nei primi 5 mesi del 2023 il mercato dell’auto in ripresa rispetto al 2022 (+26%) vede il noleggio in decisa crescita (+63%).
L’elettrico in Italia, sembra fatichi ad affermarsi restando sotto la soglia del 4%. Diversa, invece, la situazione del noleggio che pare interessare maggiormente, soprattutto quello sul lungo termine. Infatti guardando le immatricolazioni, 1 su 3 è a noleggio.
La conferma arriva dallo studio condotto da ANIASA e Bain & Company sulla mobilità degli italiani nel 2023 e dalla quale si evince che circa il 72% degli italiani utilizza principalmente l’auto per spostarsi. Presenti in classifica solo con percentuali residuali le forme di mobilità complementare come car sharing, bicicletta, taxi, monopattini anche se il 15% prevede, per il 2023, di utilizzare di più la bicicletta, soprattutto per la convenienza economica
Per l’elettrico, invece, si registra ancora una certa diffidenza visto che nei primi 5 mesi del 2023 si è arrivati al 3,7%. Attualmente viene preferito l’ibrido: per loro si tocca quota 35%, con un 26% però di mild ibrid, quindi con un’incidenza limitata sulla reale riduzione delle emissioni. Purtroppo a zavorrare sono i costi troppo alti e le incertezze economiche di chi vorrebbe comprare ma non sa se potrà permettersi la spesa. In particolare continua a soffrire al Sud, dove il full electric e l’ibrido plug-in, insieme, non superano il 5-6% del mercato.
Nei primi 5 mesi del 2023 il mercato dell’auto in ripresa rispetto al 2022 (+26%) vede il noleggio in decisa crescita (+63%).
«Lo studio condotto con Bain & Company”, ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano a margine della presentazione, “evidenzia una volta di più la centralità dell’auto nella mobilità degli italiani, sempre più inclini all’uso rispetto alla proprietà, e il ruolo strategico che il noleggio può giocare nella transizione ecologica del nostro parco circolante. Dati, questi, che rendono ancora più evidente l’opportunità di utilizzare, con interventi mirati, la leva fiscale, ad esempio prevedendo l’IVA al 10% per i servizi di car sharing (come per i servizi di trasporto pubblico) e di noleggio a breve termine per turisti stranieri (come già avviene per alberghi e ristoranti) e maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche».
«In questo contesto, i cambiamenti a cui sta andando incontro la filiera automotive rendono l’aspetto dimensionale delle aziende un fattore critico. Questo trend è già visibile oggi in Europa e nei prossimi anni assisteremo a una crescita significativa dei Costruttori dell’Est Europa e dell’Asia, in grado di produrre auto a costi più competitivi, soprattutto per i segmenti piccoli e delle urban car. Qual è la strada per la filiera italiana perché possa rimanere nell’arena competitiva europea? Investire sulle nuove tecnologie, anche ricorrendo ad operazioni di M&A», conclude Gianluca Di Loreto, Partner di Bain & Company.
FOTO: Imagoeconomica