
Si tratta dell’aiuto finanziario più consistente ricevuto dal Paese dopo quello del FMI di marzo scorso
Lo Sri Lanka approva l’accordo con la Banca mondiale per un sostegno al bilancio da 500 milioni di dollari. Si tratta dell’aiuto finanziario più consistente ricevuto dal Paese dopo l’accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi) dello scorso marzo.
Una boccata d’ossigeno visto che il Paese ha dichiarato bancarotta a maggio scorso a seguito di una gravissima crisi economico-finanziaria. Prevede una recessione del Pil del 2% quest’anno, prima di tornare alla crescita nel 2024. Il Paese può permettersi importazioni limitate, pagate utilizzando i proventi delle esportazioni, le rimesse dei lavoratori emigrati e le magre entrate del turismo, un settore che sta tentando di riprendersi dagli effetti della pandemia di Covid-19. Lo scorso aprile le riserve accessibili di valuta estera dello Sri Lanka hanno toccato il minimo record di 20 milioni di dollari e attualmente ammontano a circa 300 milioni di dollari.
La Cina è il primo creditore dello Sri Lanka, che deve a Pechino tre dei 7,1 miliardi di dollari di debito accumulati nei confronti dei suoi partner. Seguono il Club di Parigi con 2,4 miliardi di dollari e l’India con 1,6 miliardi di dollari.
Indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi avevano anticipato la probabile approvazione da parte della Banca mondiale di un pacchetto di aiuti finanziari da 700 milioni di dollari a beneficio dello Sri Lanka, di cui 200 milioni dovrebbero andare al finanziamento di programmi di welfare.
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