
Oggi a Madrid, la presidente della Commissione europea con alcuni membri del suo collegio (erano in tutto 17, su 26)
Ha preso il via sabato primo luglio e fino al 31 dicembre il semestre di Presidenza della Spagna che sarà alla guida di turno del Consiglio Ue per la quinta volta dopo il 1989, il 1995, il 2002 e il 2010. “Abbiamo una grande responsabilità e siamo consapevoli che l’Europa sta affrontando nuove sfide, dentro e fuori dalle nostre frontiere. Dobbiamo fare dei progressi”, ha dichiarato il premier Pedro Sanchez, in una conferenza stampa oggi a Madrid al fianco di Ursula von der Leyen per l’inaugurazione del semestre.
Come da tradizione, la presidente della Commissione europea si è recata oggi in visita insieme ai membri del suo collegio (erano in tutto 17, su 26) nella capitale del Paese che ospiterà la presidenza fino alla fine dell’anno. Dopo un bilaterale con von der Leyen, Sanchez è sceso in conferenza stampa per ribadire l’impegno a chiudere quanti più dossier legislativi possibile. Sul piano politico e legislativo, la presidenza di Madrid dovrà confrontarsi con la sfida di rendere verde l’industria europea e non perdere la corsa all’approvvigionamento di materie prime critiche oltre che cercare di sbloccare un’intesa con l’Eurocamera su alcuni dossier rimasti in sospeso con l’attuale presidenza di Svezia, dal pacchetto per decarbonizzare il mercato del gas alla riforma del mercato elettrico su cui Stoccolma ha fallito nel trovare un accordo a 27.
“Promuoveremo una riforma del mercato dell’elettricità che acceleri la diffusione delle energie rinnovabili, riduca i prezzi dell’elettricità e migliori la stabilità del sistema”, si legge sul sito dedicato della nuova presidenza Ue. Che la riforma del mercato elettrico sarà una priorità della presidenza lo ha confermato lo stesso Sanchez. “Sappiamo entrambi che il modo migliore per agire di fronte alla crisi climatica non è negare l’evidenza o voltarsi dall’altra parte”, ha affermato, ricordando la necessità di “affrontare la sfida e trasformarla in un’opportunità per generare posti di lavoro e industrie per il futuro” e promettendo di accelerare i dossier della riforma del mercato elettrico e all’economia circolare.
Impegno anche ad accelerare l’attuazione dei fascicoli legislativi rimasti in sospeso del pacchetto sul clima Fit for 55 – proposto a luglio 2021 come tabella di marcia per abbattere le emissioni di Co2 del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 -: tra questi, il pacchetto presentato a dicembre 2021 per decarbonizzare il mercato del gas e dell’idrogeno, con cui la Commissione europea ha proposto una revisione dell’attuale legislazione sul mercato interno del gas che risale al 2009 (direttiva 2009/73 / Ce e regolamento sull’accesso alle reti di trasporto) e poi promuoverà un’accelerazione sulle misure per la riduzione dei rifiuti e delle microplastiche, la progettazione di prodotti sostenibili e la generazione di combustibili ecologici.
Sul fronte della reindustrializzazione, la presidenza prende atto di dover lavorare per attrarre nuove imprese e posti di lavoro sul territorio europeo, riducendo pericolose dipendenze esterne. L’intento è quello di lavorare su due fronti: da un lato, promuovere quei file che consentiranno lo sviluppo di industrie e tecnologie strategiche in Europa e il rafforzamento delle catene di approvvigionamento, dando particolare importanza al vertice Ue-Celac (Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi) che si terrà il 17 e 18 luglio a Bruxelles. Sanchez ha confermato che dovrebbe inoltre proporre una strategia comune per garantire la sicurezza economica e la leadership globale dell’Ue entro il 2030.
Dopo le proposte della Commissione europea delle ultime settimane, la Spagna alla guida dell’Ue avrà altri due fascicoli legislativi decisivi da parte avanti e possibilmente entro la fine dell’anno: da un lato, la riforma del patto di stabilità e dall’altro, del Quadro Finanziario Pluriennale (Qfp 2021-2027).
Su entrambi, la presidente von der Leyen ha esplicitamente richiamato alla necessità di poter contare su Madrid per arrivare a un accordo entro la fine dell’anno. Madrid si impegnerà per una riforma delle regole fiscali “che consenta di superare l’austerità, aumentare la trasparenza e coniugare la sostenibilità delle finanze pubbliche con il corretto finanziamento del verde e del digitale”.