
Urso chiede alla Bce di essere più cauta ad aumentare i tassi
«In questo momento l’economia italiana è la più avanzata, è in testa, rispetto alle varie economie, con un rapporto di incidenza fra le materie prime fornite e Prodotto interno lordo del 38%, mentre la Germania è al 30%. L’Italia guida la crescita europea mentre gli altri grandi paesi europei sono dietro di noi, ma la recessione tedesca è un grave problema per noi e per tutta l’Europa. L’Italia appare in questi mesi più affidabile e resiliente. Ci auguriamo che la Bce sia più cauta nell’annunciare continui aumenti dei tassi di interesse, che rischiano di portare in recessione altri paesi europei, dopo la recessione molto significativa che ha segnato proprio la Germania, il motore dell’economia europea». A parlare così è il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso dal palco dell’assemblea dell’Ania.
Analizzando lo scenario assicurativo del nostro Paese Urso ha evidenziato che nel 2022 sono stati circa 338 miliardi gli investimenti fatti dalle compagnie di assicurazione italiane in titoli di Stato, di cui 242 miliardi sono riferibili al debito sovrano italiano e l’incidenza di questa tipologia di investimenti, in Italia pari a circa il 30%, è di gran lunga superiore a quella media europea (12%).
Urso ha, inoltre, affrontato la questione demografica della Penisola e la scarsa natalità. «Dobbiamo prenderne atto e ridisegnare strumenti a sostegno della nuova composizione sociale che avrà sempre più necessità di strumenti idonei a sostenere il potenziale della spesa per le cure e per il welfare, anche a fronte di una spesa pensionistica che crescerà fino a circa il 17% del PIL tra 20 anni», ha concluso.
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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