Sbarra (Cisl): “il governo esalta i dati positivi dati su occupazione ed economia; ma restano negativi i numeri su donne e giovani”
Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra critica il salario minimo. «Sarebbe bello abolire sfruttamento e bassi salari con un numero fissato in Gazzetta ufficiale. Purtroppo, non è così. Si rischia anzi di peggiorare la situazione, alimentando il sommerso e schiacciando le retribuzioni medio-alte. Il salario minimo ci vuole, ma deve essere di natura contrattuale: deve scaturire, settore per settore, dai trattamenti economici dei Contratti nazionali prevalenti. Questi sono mediamente ben al di sopra dei 9 euro l’ora, ma contengono anche tante altre tutele: dalle 13me e 14me alle maggiorazioni, dalla sanità alla pensione integrativa, buoni pasto, ferie, Tfr, straordinari, flessibilità, lavoro notturno, ecc». Le sue motivazioni le ha rese note durante una intervista concessa a Il riformista a cui ha spiegato che per lui la soluzione è estendere l’efficacia della contrattazione collettiva e usare gli ispettori del lavoro contro gli accordi pirata.
Il governo esalta i dati positivi dati su occupazione ed economia ma restano negativi i numeri su donne e giovani. «Il vento è positivo, ma a giovani e donne bisogna rispondere con i fatti. Ad esempio rafforzare e garantire la spesa sociale a loro destinata; mettere a frutto ogni singolo euro del programma Gol (‘Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori‘) e spingere su politiche attive e formazione come diritto-dovere universale e soggettivo. E poi aumentare welfare e i servizi all’infanzia, sgravare il lavoro di cura familiare, rendere meno costosi i contratti a tempo indeterminato rispetto a quelli a termine», ha spiegato sottolineando che abbassare le tasse sul lavoro è la madre di tutte le battaglie. «L’esigenza che abbiamo è di natura redistributiva. Dobbiamo collegare il taglio contributivo a una riforma fiscale complessiva che abbassi la pressione sulle fasce medie e popolari del lavoro e delle pensioni, azzeri la tassazione su premi di risultato e accordi di welfare, operi una forte detassazione delle tredicesime per lavoratori e pensionati, rafforzi l’azione di contrasto a evasione ed elusione fiscale. Includendo anche una tassa selettiva sugli extraprofitti, l’incremento del prelievo sulle rendite da capitale mobiliare e immobiliare», ha concluso.
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