
Sotto i riflettori anche il petrolio
Wall Street, che ha riaperto dopo la pausa di festeggiamenti del Giorno dell’Indipendenza, accusa e soprattutto conferma la debolezza vista in apertura con i venti contrari per l’economia globale. Altro elemento che ha aggiunto incertezza sono anche le minute dell’ultima riunione della Federal Reserve, quella di giugno, in cui le prospettive di rialzo dei tassi sembrano essere ormai certe anche per il prossimo futuro. Alla fine della giornata l’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,2%, mentre il Dow è scivolato di circa lo 0,3% e il Nasdaq Composite è sceso dello 0,1%.
I dati economici cinesi e la guerra tecnologica tra le due nazioni che sembra ritornare a farsi sentire, tra i motivi zavorranti della giornata. Sale, quindi, l’attesa per i report del lavoro in fase di pubblicazione per venerdì.
Sotto i riflettori anche il petrolio che, proprio mentre Wall Street era chiusa, aveva registrato un aumento del 2% ed oggi, invece, i tagli delle stime di Morgan Stanley per il prossimo anno.
A livello settoriale energetici e materiali sul fondo mentre energetici e servizi alle comunicazioni, invece, confermano un andamento incoraggiante, almeno per oggi.
Guardando i singoli titoli è da citare Meta (con nuovi massimi da un anno a questa parte grazie alla sfida lanciata a Twitter) ma anche Rivian grazie alla collaborazione con Amazon che potrebbe partire prima del previsto.
FOTO: Imagoeconomica