
Le esportazioni di cereali segnano -15,8% in quantità e +9,2% in valore nel primo trimestre su base annua
Le importazioni in Italia di cereali, semi oleosi e farine proteiche sono risultate stabili nelle quantità con 5,5 milioni di tonnellate ma aumentano in valore di 346,8 milioni di euro (+15,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerge dall’analisi di Anacer- Associazione Nazionale Cerealisti secondo cui cresce l’import dei cereali in granella di 200.000 t (+5,6%), pari ad un controvalore di +241,7 milioni di euro (+21,6%), mentre quello di riso aumenta di 13.100 t (+18,5%).
Per quanto riguarda l’export nel primo trimestre si riducono le quantità di 216.000 tonnellate (-15,8%) e aumentano i valori di 130,6 milioni di euro (+9,2%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.Si riducono le quantità esportate di cereali in granella (-162.000 t, dovuto soprattutto al grano duro), dei prodotti trasformati (-41.800 t) e delle paste alimentari (-12.800 t, in particolare verso i Paesi comunitari). Risultano invece in aumento le vendite all’estero della semola di grano duro (+21,4%%) e dei mangimi a base di cereali (+10,2%). Riguardo al riso, le esportazioni diminuiscono di 14.800 tonnellate (-7,4% considerato nel complesso tra risone, semigreggio e lavorato). Stabile l’export di farina di grano tenero.
FOTO: SHUTTERSTOCK