
Attivo da oggi negli Usa, Threads è disponibile in pre-ordinazione sull’Apple Store. Roma frena sulla possibilità della sfida Musk-Zuckerberg al Colosseo
Zuckerberg sfida Musk ed il suo Twitter con un nuovo social. «Benvenuti su Threads», ha scritto Zuckerberg ricevendo subito migliaia di like. «Speriamo che Threads possa essere una piattaforma aperta e accogliente per le discussioni», ha scritto il patron di Istagram Adam Mosseri. In poche è già boom di follower: gli utenti che hanno aderito alla sfida ammontano a cinque milioni.
Attivo da oggi negli Usa, il social è disponibile in pre-ordinazione sull’Apple Store. Instagram è la sua rampa di lancio dal momento che l’app prevede una serie di codici che permetteranno ai due miliardi di utenti di Instagram non solo di passare direttamente nel nuovo Twitter, ma di farsi seguire dai follower. L’obiettivo è raggiungere e superare Musk in pochissimo tempo. La linea è molto essenziale e prevede i like e il rilancio dei post. Tutto è stato pensato per facilitare il flusso di centinaia di milioni di utenti.
Ecco allora che prima ancora di scendere sul ring contro Elon Musk, Mark Zuckerberg attacca il rivale sul suo territorio. E a propoisito della sfida tra titani di cui tanto si parla in questi giorni, non è vero che si farà al Colosseo. «Non c’è stato alcun contatto formale da parte del Ministero né tanto meno alcun atto scritto. Anche se la notizia appare gustosa, è infondata», fanno sapere fonti del Ministero della Cultura dopo che un sito di gossip americano molto accreditato, Tmz, aveva parlato di interlocuzioni con il Governo italiano per ospitare al Colosseo il duello.
«Il Colosseo viene concesso, non da oggi, per eventi a pagamento di alto profilo quasi sempre a scopo benefico – ricordano dal MiC. – Ogni richiesta viene valutata attentamente dalla direzione del Parco archeologico che ne verifica la compatibilità ai fini della tutela del sito e non compete all’organo politico. Il fatto che la sola menzione del Colosseo abbia fatto diventare virale lo scambio di battute, osservano al Ministero, “è l’ennesima dimostrazione che il patrimonio culturale italiano è al centro dell’interesse mondiale. Se Zuckerberg e Musk volessero esibirsi nel Colosseo dovrebbero dare vita a una sfida che si concluda con un abbraccio. E magari sarebbe meglio una sorta di ‘certamen’, un duello a colpi di versi in latino. E dovrebbero assicurare un congruo contributo economico da devolvere alla tutela dei beni storico-artistici italiani e magari una quota all’Emilia Romagna».
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