Lo scorso mese, sono stati creati 209.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, il dato più basso dal dicembre 2020; gli analisti attendevano un aumento di 240.000 posti
Apertura in calo a Wall Street, dopo il rapporto sull’occupazione di giugno. Lo scorso mese, sono stati creati 209.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, il dato più basso dal dicembre 2020; gli analisti attendevano un aumento di 240.000 posti. Il dato di maggio è stato rivisto da 339.000 a 306.000, quello di aprile da 294.000 a 217.000. La disoccupazione è scesa dal 3,7% (dato confermato) al 3,6%, in linea con le attese.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 147,40 punti (-0,43%), lo S&P 500 cede 12,62 punti (-0,29%), il Nasdaq è in calo di 7,75 punti (-0,06%). Il petrolio Wti al Nymex scende dello 0,49% a 71,45 dollari al barile.
Nonostante il dato debole emerso dal rapporto sull’occupazione, gli investitori temono un proseguimento della stretta della Federal Reserve, anche alla luce del robusto dato sull’occupazione nel settore privato, che a giugno ha registrato la migliore performance dal luglio 2022 e ha sorpreso, ieri, gli analisti. La possibilità di un aumento di 25 punti base dei tassi d’interesse tra tre settimane, ora, è prevista dagli esperti al 94,9%, contro l’81,8% di una settimana fa. A giugno, La Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse al 5%-5,25%, dopo dieci rialzi consecutivi.
Sull’azionario, il titolo di Levi Strauss cede il 7,8%, dopo che l’azienda di abbigliamento ha tagliato l’outlook sull’utile annuale da 1,30-1,40 dollari per azione a 1,10-1,20 dollari, al di sotto delle attese degli analisti.
Il titolo di Meta Platforms perde lo 0,45%, il giorno dopo il lancio di Threads, concorrente di Twitter, che ha ottenuto oltre 30 milioni di iscrizioni nella prima giornata. Twitter ha accusato Meta di operare una sistematica, intenzionale e illegale appropriazione indebita dei segreti commerciali e di altre proprietà intellettuali di Twitter.
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