![Prima domenica di luglio caratterizzata, all'aeroporto di Roma, Leonardo Da Vinci a Fiumicino, da un grande movimento di passeggeri in partenza per le vacanze estive. I terminal 1 e 3, sin dal primo mattino, stanno accogliendo, senza un momento di sosta, famiglie, comitive ed anche i primi gruppi di giovanissimi in partenza per i viaggi studio all'estero, Gran Bretagna e Spagna in testa. Lo scalo romano, in questo periodo, sta registrando una media giornaliera di oltre 140mila passeggeri, tra arrivi e partenze. Non ci sono criticità nelle operazioni di scalo. In generale, tra le mete vacanziere, spiccano le capitali europee, le Baleari, la Grecia, le isole italiane. Gettonate destinazioni come gli Stati Uniti, i Caraibi, Cuba o mete esotiche. Come testimoniato dal trend degli ultimi mesi, non si fermano anche gli arrivi di migliaia di turisti stranieri, che hanno prenotato soggiorni, oltre che a Roma, nelle città d'arte e nelle principali località balneari italiane.
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La Banca d’Italia indica che in aprile il saldo della bilancia turistica è stato positivo (avanzo) per 1,4 miliardi, in deciso aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (1,1 miliardi)
Gli anni della pandemia sono ormai alle spalle e la crescita del turismo internazionale in Italia e degli italiani all’estero registra percentuali a doppia cifra. La Banca d’Italia indica che in aprile il saldo della bilancia turistica è stato positivo (avanzo) per 1,4 miliardi, in deciso aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (1,1 miliardi).
La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 3,8 miliardi ha fatto segnare un incremento del 32 per cento. Non sono da meno gli italiani che hanno speso nei viaggi all’estero nello stesso arco temporale 2,8 miliardi (+32%).
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Nel trimestre terminante in aprile 2023 la spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 30% rispetto all’anno precedente e quella dei viaggiatori italiani all’estero del 41 per cento. Nel confronto con il periodo pre-pandemico, entrambi i flussi si sono collocati in termini nominali su livelli superiori a quelli osservati nel trimestre terminante in aprile 2019, rispettivamente del 7,9% per quelli in entrata e del 16,7% per quelli in uscita.
(foto ANSA)