
Il ministro ha illustrato le singole singole proposte di modifica per ciascuna amministrazione
Le modifiche a una parte degli obiettivi del Pnrr legati alla quarta rata “porterà alla richiesta dell’intera quarta rata, non immaginando un definanziamento”. Lo ha precisato in conferenza stampa il ministro degli Affari Ue, Raffaele Fitto.
“Le modifiche a dieci obiettivi della quarta rata di pagamento, riferite ad errori nella CID (council implementing decision, ndr) e a circostanze oggettive che non consentono la rendicontazione delle misure, pianificate in un clima sempre costruttivo e di concreta collaborazione con i servizi della Commissione europea – spiega il governo in un documento diffuso al termine della cabina di regia – riguardano sei ministeri: Imprese e Made in Italy, Infrastrutture e Trasporti, Ambiente e Sicurezza Energetica, Istruzione e Merito, Cultura e Politiche di Coesione”.
Nel dettaglio, riporta Radiocor, si illustrano le singole proposte di modifica per ciascuna amministrazione.
1.M1C3 – Investimento 3.2: Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà) Ministero Cultura
Le proposte di modifica presentate alla Commissione europea relativamente alla IV rata di pagamento, concernente traguardi e obiettivi in scadenza nel primo semestre 2023 (Q1 e Q2 2023) sono due e riguardano soltanto aspetti formali e non sostanziali.
La prima riguarda la correzione del numero di investimento presente nella sezione “C.3. Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito”.
La seconda proposta di modifica consiste soltanto nel cambio di denominazione del soggetto attuatore, da “Istituto Luce Studios” a “Cinecittà S.p.A.” Tale modifica ha consentito di avere una descrizione più chiara del traguardo e dei relativi indicatori qualitativi”.
La seconda proposta di modifica riguarda: ‘M1C2 – Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale (MIMIT)
Le proposte di modifica presentate alla Commissione europea hanno ad oggetto la descrizione della misura presente nella versione aggiornata dell’allegato alla CID – e, in particolare, i progetti SatCom e Osservazione della Terra.
Con riferimento a SatCom, le proposte di modifica sono basate su eventi e circostanze oggettive e, in particolare, è stata ridefinita la misura tenendo in considerazione i recenti sviluppi del mercato, così da evitare sovrapposizioni con gli investimenti privati in corso nel settore dell’Internet of Things, basato su piccoli satelliti, oltre che per contribuire in modo più efficace alla iniziativa europea “Secure Connettivity”.
Relativamente al progetto Osservazione della Terra è stato corretto un errore materiale in quanto l’incubatore nel Sud Italia, sin dall’inizio, è finanziato esclusivamente con risorse del fondo complementare ed era stato erroneamente incluso tra i progetti finanziati con risorse PNRR.
Le altre proposte di modifica riguardano: il Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (Ministero dell’istruzione e del Merito); il rinnovo del parco ferroviario di trasporto pubblico regionale con treni puliti e servizio universale (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)
“La proposta di modifica intende chiarire la composizione del materiale rotabile (treni e carrozze) da acquistare nell’ambito degli obiettivi previsti dalla quarta rata; la
sperimentazione dell’idrogeno per la mobilità ferroviaria (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti);
il rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica).
La settima proposta di modifica concerne le infrastrutture di ricarica elettrica (ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica). “A seguito dei bandi di selezione degli interventi a fronte di 6500 infrastrutture di ricarica di cui 4.000 nei centri urbani e 2500 nelle aree extraurbane, risultano pervenute richieste per 4.700 infrastrutture di ricariche nelle sole aree urbane. La proposta di modifica consente di allineare l’obiettivo agli esiti delle procedure di selezione e impegna il Governo a pubblicare nuovi bandi per consentire il raggiungimento dell’obiettivo finale”.
L’ottavo investimento per cui si propone la modifica è relativo all’uso dell’idrogeno nell’industria hard to abate (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica)
Nel dettaglio con la modifica introdotta si prevede espressamente che “Nessun gas naturale deve essere utilizzato per la produzione di idrogeno da utilizzare nella riduzione diretta del ferro”.
La nona proposta di modifica riguarda interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore ( Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Politiche di Coesione)
Infine, la decima modifica riguarda la creazione di imprese femminili (Ministero dell’impresa e del made in Italy)
La prima proposta di modifica “consiste nella modifica della descrizione del traguardo passando dalla attuale formulazione che fa riferimento all’erogazione del sostegno finanziario per almeno ulteriori 700 imprese alla riformulazione che prevede la concessione delle risorse alle imprese stesse. La seconda modifica prevede l’eliminazione dei riferimenti specifici ai singoli strumenti finanziari per il supporto alle imprese femminile così da consentire flessibilità nell’attuazione della misura e garantire alle singole imprese la scelta dello strumento di sostegno che ritengono più adeguato alle proprie esigenze”.
(foto ANSA)